Inaugurazione posticipata – Parroco, Soprintendenza, restauratori, architetti, ingegneri, gorlesi erano quasi pronti a inaugurare la chiesa di San Carlo a Gorla Maggiore in ristrutturazione dal 2006. Purtroppo, però, un cedimento dell'arcoscemo (ribassato) posto nella controfacciata della chiesa, dovuto ad un cattivo restauro del 1895, ha scombussolato un po' i piani: la festa è rimandata a data da destinarsi.
Terreno poco solido – Si pensava al 2010 e invece…si è dovuto sopperire subito al problema: l'arcata si è piegata su se stessa, andando ad appoggiarsi ad un trave inserito alla fine del XIX secolo, risultato essere completamente marcio. La sostituzione del legno e la saldatura architettonica erano pertanto d'obbligo. Tale struttura, come anche l'intonaco interno dell'abside hanno ceduto, perché l'edificio fu impiantato su un terreno costituito da materiale di riporto.
Molto è stato fatto – "La conclusione non ha ancora una data precisa, ma è già stato fatto molto" – spiega il curato, Don Giuseppe Marinoni -; grazie a consistenti finanziamenti della CEI (Conferenza episcopale italiana) e della Fondazione Comunitaria del Varesotto siamo riusciti a rifare il tetto, a contrastare l'umidità di risalita con l'inserimento di un vespaio aerato e del riscaldamento a terra, abbiamo inoltre concluso la ristrutturazione architettonica esterna ed inserito un nuovo pavimento in cotto. Ora siamo in fase di recupero pittorico, di cui il responsabile è il restauratore Vignando Adriano". Antonio Calvenzani –memoria storica di Gorla Maggiore- aggiunge però che "la Soprintendenza, nella persona di Giuseppe Stolfi per la parte architettonica, e
di Isabella Marelli, per quella storico artistica, devono ancora indicare se l'intradosso della volta dell'abside debba essere ricostruito conservando o meno la parte ottocentesca molto rovinata, e quale degli strati delle decorazioni pittoriche salvare (quelle della navata, consistono in puttini e medaglioni blu, che risalgono al 1895)".
Il bassorilievo di Buda – Molto più certa di date e decisioni tecniche al momento è la realizzazione di un pannello commemorativo da parte dello scultore siracusano Francesco Buda, cui è stato chiesto di scolpire un bassorilievo che, posto davanti all'edificio sacro, dovrà ricordare il motivo della sua fondazione. Spiega infatti il parroco: " la chiesa fu costruita nel 1603 e consacrata a San Carlo Borromeo, perché il santo avrebbe sostato, durante una visita pastorale tra Busto e Varese, all'ombra di un gelso collocato proprio nel luogo in cui sorge il tempio. Sarebbe pertanto interessante impiantare nuovamente un gelso a ricordo dell'accaduto oltre alla scultura".
A inizio settembre a Gorla Maggiore (la data precisa non è ancora stata fissata) verrà proiettato un powerpoint esplicativo dei restauri condotti sinora, a cura dei responsabili dei lavori: l'ing. Brambilla e l'arch. Arricobene.