Espressioni di confine – Considerare un gruppo di persone come confine e contenitore, ma anche come specchio nel quale riflettersi e con cui confrontarsi. Un gruppo in cui le attività di cura psichiatrica siano rette da regole e tecniche in cui è il corpo a esprimersi. Queste sono l'identità e la modalità di espressione dei pazienti del Cra (Comunità riabilitativa ad Alta Assistenza dell'Unità operativa di Psichiatria di Saronno diretta da Marco Goglio), coinvolti in un percorso di arteterapia che ha dato origine ad opere, che rimarranno in mostra presso la Sala Nevera di Casa Morandi sino a domenica 25 ottobre.
L'arte, per relazionarsi con gli altri – Le quaranta opere, tra cui sculture, quadri, lavori su seta e arte grafica realizzata al computer, sono il risultato di azioni, compiute dai pazienti una volta a settimana nell'atelier di arteterapia, grazie ad operatori professionali, quali innanzitutto Donata Brasca – educatrice che si occupa di attività riabilitative attraverso forme espressive – e Nicola Tarantino – infermiere professionale e pittore -, ma anche grazie all'aiuto di altri operatori produttori a loro volta di opere artistiche. "Quella dell'arteterapia" – dichiara Teodoro Maranesi, primario di Psichiatria dell'Ospedale di Saronno – "è una delle tante proposte del centro, ma tra le molte è una delle più qualificanti, perché implica una modalità di relazione che non è solo con se stessi, ma anche con gli altri, in una forma diversa da quella della patologia".
"Crart…espressioni ed emozioni di confine"
Mostra di quaranta opere
Sala Nevera di Casa Morandi Viale Santuario 2 Saronno Fino a domenica 25 ottobre
Orari: venerdì: 16-19; sabato e domenica: 10-12; 16-19 Ingresso libero