Leggiuno – Sono le opere dei fotografi Fadi A Thonet, Omar El Qattaa e Yazan S Abu Dawood, provenienti dalla Siria, dall’Iraq e dalla Striscia di Gaza, raccolte nella mostra “Scatti di Meraviglia” a narrare la vittoria della gioia sulla tragedia, della luce sulle tenebre della violenza, lanciando un potente segno di speranza.
Domani (venerdì 3 giugno), alle 19, apre al pubblico la prima mostra in programma all’Eremo di Santa Caterina del Sasso, realizzata in collaborazione con il Claun il Pimpa e l’Associazione “Per Far Sorridere il Cielo” onlus.
L’esposizione, ospitata all’interno di una saletta del convento meridionale, arriva all’Eremo di Leggiuno dopo aver viaggiato tra le scuole del territorio e non solo, per iniziativa e a cura della Società Patrimoniale della Provincia di Varese, con il patrocinio della Provincia di Varese e del Comune di Leggiuno.
L’iniziativa nasce dalla volontà di fornire, all’interno di un luogo in cui stupore e meraviglia, fede e pace dell’anima sono di casa, un ulteriore spunto per riflettere sul periodo storico buio e drammatico che da qualche mese anche l’Europa è tornata a vivere, partendo dal racconto della speranza vissuta in piccoli momenti di felicità.
Il percorso espositivo è accompagnato da poesie e pensieri di Marco Rodari – alias Claun il Pimpa, da anni impegnato in prima persona con la sua opera umanitaria nelle zone di guerra citate e non solo.
“Scatti di Meraviglia” sarà visitabile fino al 30 giugno nei seguenti orari: da lunedì a domenica 9.30-19.30. Ingresso riservato ai possessori del biglietto per la visita dell’Eremo di Santa Caterina del Sasso
L’Associazione promotrice della mostra è nata nel 2015 con lo scopo di regalare un sorriso a tutti i bambini, con particolare attenzione rivolta a quanti sono costretti a subire la guerra. L’obiettivo è prendersi cura di coloro che hanno subito traumi fisici e psichici in conseguenza di una guerra vissuta o che stanno ancora vivendo e, con ciò, la piccola ma emozionante mostra in oggetto nasce con l’idea di raccontare che anche nei luoghi scenari di terribili conflitti i più piccoli riescono a meravigliarsi e a sorridere, dando a queste due azioni un significato tutto nuovo e più intenso.