Torna il Ginetto e tornano le sue Schegge. Luigi Piatti arriva ad aggiungere alla sua ormai vastissima attività di storico dell'arte varesina, critico, polemista col sorriso sulle labbra, il quarto episodio di una fortunata e meritoria serie inaugurata nel 1998.
Ha quasi 80 anni Piatti, ma non molla l'osso: e l'osso è questo amore trasudante per l'arte e più ancora per gli artisti di cui può ben dirsi amico, compagno di strada, di tavola, autista, segretario, confidente, collezionista, prima ancora che esperto conoscitore.
Lo schema del volumetto ricalca quello consolidato dei precedenti: 112 pagine, suddivise in piccoli aneddoti, storielle – attenzione non barzellette – ma solo pensieri, storie vere, commenti, calembour che il Ginetto trascrive ordinatamente nella sua cartelletta dopo aver visto una mostra, letto un giornale, incontrato un conoscente per strada, in qualsiasi occasione gli si offra uno spunto che gli solletichi un pensierino sornione anzichéno, ironico, bonario. Cattivo mai, sempre avvolto da una pacata tenerezza dovuta all'età forse, alla connaturata bonomia.
Rimangono i punti fissi delle sue costellazioni, i suoi amori storici: i suoi amici che emergono: Ferriani, Vangi, Pedretti, Bertolio, Aldo Alberti, Marco Costantini, Floriano Bodini, alla cui memoria e a quella di Oreste Quattrini entrambi recentemente scomparsi il libro è dedicato, persone e luoghi più condivisi nella lunga vita di questo dirigente industriale sottratto da Giovanni Borghi ad una vita interamente spesa forse nel nome nell'arte.
Ma da tutte le pagine emerge tuttavia la linfa che non muore per le nuove generazioni; per la giovanissima Paola Ravasio, ad esempio, energica e brillante scultrice allieva di Pietro Scampini; per la restauratrice Emanuela Bertoni; emerge l'attenzione alle politiche culturali della città, Varese; la spigolatura alle mancanze di attenzioni; alla scarsa sensibilità della politica e dei politici; alla prosopopea priva di ironia, alla dottrina senza intelligenza.
Senza presumere, in questo caso come in altri del resto, di insegnarci la storia dell'arte – eppure quanto delle vicende artistiche del territorio sarebbero dimenticate senza la sua paziente opera di ricercatore – il Ginetto ci fa sorridere anche questa volta mettendo sul piatto il suo buon fine: tutto il ricavato del volume andrà a beneficio dell'associazione Varese con te che da anni opera nell'assistenza domiciliare dei malati di tumore e dei loro familiari.
La presentazione si terrà presso Villa Recalcati alle ore 10.45 alla presenza dell'autore e con la partecipazione di Robertino Ghiringhelli e Giuseppe Strazzi.