Miasino – Scippare il segno: è il compito! Si è aperta negli spazi di Villa Nigra la mostra dedicata all’architetto e designer Riccardo Dalisi. Mancato nell’aprile dello scorso anno, è stato un uomo dai molteplici talenti, una figura capace di muoversi attraverso diversi linguaggi: designer, artigiano e poeta, progettista e architetto. Artista dalle mille sfaccettature, creativo da sempre ispirato da una straordinaria libertà di pensiero, uomo visionario e sognatore, grande interprete della realtà.
La mostra, a cura di Enrica Borghi, presenta disegni originali, schizzi e segni. Un percorso che segue l’idea di schizzismo con la quale Dalisi lega profondamente arte e pensiero: il segno da scippare, il gesto veloce sul foglio, lo schizzo aggrovigliato che, prima di farsi disegno, si fa anche e soprattutto pensiero, supera ogni intenzionalità e si presenta sul foglio come forza, impulso, lampo intuitivo che guida. Sono proprio queste le imperfezioni feconde come le chiamava Dalisi, grovigli liberi e geniali nel loro essere imprevedibili e imperfetti, sempre portatori di senso, di non detto, nuove idee e orizzonti.
Esposti molti degli oltre duecento prototipi realizzati da Dalisi per Alessi negli anni Settanta durante una incredibile ricerca che ha portato alla produzione della sua personalissima caffettiera napoletana per cui riceve, nel 1981, il Compasso d’oro, il più antico e prestigioso premio di disegno industriale al mondo. Sono oggetti unici, estremamente espressivi e giocosi, la cui funzionalità scivola in secondo piano trasformandoli in vere e proprie opere d’arte. Il segno è a metà strada tra il gioco e il farsi oggetto con una precisa funzione, pensiero tecnico e icona di design.
Quella di Miasino è la prima occasione di riflessione sui disegni come “nuove geometrie generative”, sulle dinamiche libere e radicali di Dalisi, ma anche sulla serie di prototipi realizzati con Alessi che accompagnano la sua riflessione teorica dedicata all’architettura.
La visione e il pensiero dell’artista accompagnano e ispirano anche gli eventi collaterali della mostra inseriti all’interno di Plastic Revolution, festival diffuso sul Lago d’Orta.
Così sulla mostra la curatrice Enrica Borghi: “La pubblicazione Lo schizzismo edito da Corraini nel 2008, è un diario di appunti e riflessioni sul disegno veloce, abbozzato e libero da costrizioni rappresentative. Un diario che riflette sulla metodologia dell’imprevedibilità e sull’idea dell’imperfezione feconda come la definisce Dalisi stesso. Lo riproponiamo oggi come riflessione alla mostra perché riteniamo siano oggi temi più che mai attuali su cui Asilo Bianco intende riflettere e approfondire. […] Uno sguardo veloce ma nello stesso tempo ancestrale, capace di raccogliere con sé poesia, architettura, progetto e narrazione, tradizione culturale e realtà periferiche di Napoli, uno spostamento mai allineato ma volutamente intravisto di sbieco per cogliere nuove prospettive di visione”.
“La concezione di Confine che Riccardo Dalisi ha elaborato nel tempo, ovvero quella di tappa da essere valicata, anche e soprattutto attraverso l’intelligenza emotiva che si avvale in seconda battuta di una funzione ‘ancillare’ da parte della mente – scrive il critico d’arte Marco Tagliafierro nel testo di presentazione – lo ha condotto a non sentirsi mai del tutto Radicale, oppure proprio per questo estremamente Radicale. […] I concetti di segno come momento esperienziale, di design ultra poverista e, come conseguenza di questo, l’apertura all’idea di ‘imperfezione feconda’ lo hanno portato alla consapevolezza volta ad intendere il progetto come scrittura. Schizzo veloce, veloce. Un punto su un foglio è materia, una parola è materia e forma, forme che navigano nello spazio, negli spazi, non solo quello del foglio”.
L’esposizione prosegue sino al 14 maggio ed è visitabile dal giovedì alla domenica, dalle 14.30 alle 18.30. Aperture straordinarie: lunedì 10 aprile (Pasquetta), lunedì 24, martedì 25 aprile e lunedì 1 maggio. Ingresso libero
Il progetto Lago d’Orta Plastic Revolution
Il progetto Lago d’Orta Plastic Revolution è tra i vincitori del bando “Plastic Challenge. Sfida alle plastiche monouso” di Fondazione Cariplo e vede come ente capofila il Circolo di Legambiente “Gli Amici del Lago” insieme ai comuni di Ameno, Briga Novarese, Miasino, Orta San Giulio, all’Organizzazione di Volontariato di Briga e all’Associazione Asilo Bianco che ha ideato e scritto il progetto. “Scippare il segno: è il compito!” fa parte del progetto Interreg Italia-Svizzera “Di-Se – DiSegnare il territorio”, tre anni all’insegna del disegno e dell’arte a cura di Associazione Musei d’Ossola, Museumzentrum La Caverna di Naters e Associazione Asilo Bianco.