Uno, nessuno, centomila – Perfetti sconosciuti ritrovati su vecchie riviste, ritratti fotografici in bianco e nero, persone senza nome e, a volte, senza volto. Brigitte Groth fa il suo rientro nella Città Giardino e dalla Germania porta una serie di lavori frutto della sua ultima ricerca. La giovane di Düsseldorf è nuovamenete ospite della duet art gallery con una personale curata da Licia Spagnesi dopo la sua ultima esposizione nello spazio varesino allestita nel 2006. Sono passati quattro anni, lo stile della pittrice è maturato ma la sua attenzione continua ad essere incentrata sulla figura umana. L'uomo e il tempo sono i cardini dell'arte della Groth. Da sempre affascinata dalle vecchie fotografie, prende spunto per le proprie opere proprio dagli scatti che ritraggono persone a lei ignote. Una scelta di fondo guida il suo fare, il soggetto non è un familiare o un amico, ma sempre e solo uno sconosciuto. Non per rendere impersonale il dipinto, anzi per avere il distacco necessario per riflettere sul soggetto senza preconcetti e senza far interferire il vissuto personale a favore della sola interpretazione in senso artistico.
La linea continua e infinita – La raccolta di queste immagini, trovate spesso su vecchie pubblicazioni, ha portato la Groth a creare una sorta di "archivio di sconosciuti" coi quali si rapporta in maniera intensa attraverso la pittura. Centrali sono i temi della famiglia, dei rapporti interpersonali, del matrimonio, della nascita, della vita del bambino. Così come fondamentale è l'idea del tempo: l'artista ridona nuova vita ad attimi passati, mantenendone intatta l'epoca. Particolari dell'arredamento o degli abiti diventano funzionali a non falsificare il periodo storico, a ritrovare l
'atmosfera originale della fotografia. "Uomini, donne, bambini sono però soltanto le comparse di uno spettacolo in cui il ruolo di protagonista spetta a un personaggio occulto: il tempo. Compito dell'artista è rendere manifesta l'azione silenziosa e pervasiva del tempo, mettendo in evidenza quella patina che avvolge tutte le immagini" scrive Licia Spagnesi, curatrice della mostra.
Ritratti conosciuti – Attenta a ricreare l'atmosfera ma non attratta dall'eccesso di minuziosità e dettagli, la giovane tedesca usa colore acrilici e grossi pennelli che rendono approssimativi i tratti fisionomici dei volti. Linee definite si alternano a particolari solo abbozzati, dando una visione d'insieme frammentaria ma ben riconoscibile e pervasa da un ritmato dinamismo. Astratto e reale si mescolano, riproponendo situazioni nelle quali è possibile calarsi per rimanenrne piacevolmente incantati. Scrive l'artista: "Non mi interessa realizzare un ritratto preciso della fisionomia individuale, mi focalizzo piuttosto sul gesto, sulla posa che racchiude il sentimento. Riconoscendolo, anche chi osserva la scena è portato a farlo suo, a immedesimarsi nella situazione e a entrare nel quadro".
Brigitte Groth. Mostra Personale
dal 3 aprile al 30 aprile 2010
A cura di: Antonio Cardillo, Licia Spagnesi
DUETART GALLERY
Varese, Vicolo Santa Chiara, 4
orari: dal martedi' al sabato dalle ore 15.30 alle 19.30
ingresso libero
Inaugurazione sabato 3 aprile 2010 ore 18
sarà presente l'artista
Tel. 0332.231003
www.duetart.com