Fondazione MAGA di Gallarate
Porte aperte per sponsor e Maghi – La parola d'ordine è trovarsi degli stakeolders, dei finanziatori, dei collaboratori o più semplicemente dei "portatori di interesse" nei confronti di un'iniziativa. Economica o culturale poco importa. E l'altro imperativo è fidelizzare. Se vuoi rimanere a galla nella bufera della crisi economica, procacciati un pubblico fedele, un pubblico di sostenitori in campo finanziario, una cintura di sicurezza salda e possibilmente ancorata al mondo delle banche e degli azionisti.
Gallarate ha presentato i suoi Maghi, il circolo in cui è riunita la crème della finanza milanese e gallaratese e che è chiamato a sostenere il grande museo cittadino sulla scorta di quanto gli Scarabei di Torino, messi insieme da Alain Elkann, fanno da sostegno del Museo Egizio che dal 2004 ha riunito in fondazione un gruppo di soggetti pubblici e privati cui è stata conferita la gestione del Museo. Dunque a Gallarate si serve il dolce connubio pubblico-privato con ricco contorno di possibili deducibilità delle erogazioni liberali a fini culturali.
Ma non è tutto giacchè il MAGa continua a risultare
convincente per il settore privato come per quello pubblico, così da attirare investimenti, ottenendo un ricco finanziamento anche da Regione Lombardia dopo che già in passato era stato assicurato un contributo da 50.000 euro. Arredi per la sala conferenze, basi e vetrine destinate all'esposizione delle opere, nuovi sistemi impiantistici, scaffalature per il deposito della collezione, arredamento della biblioteca specialistica e del laboratorio didattico multimediale, archivio ad armadi compattabili: sono questi i settori della proposta progettuale presentata dal Museo d'Arte Gallarate al Fondo di Rotazione che Regione Lombardia ha deciso di sostenere con un finanziamento di 240.000 euro.
La formula prevede un prestito agevolato pari al 75 per cento della cifra accordata (nel caso di Gallarate, circa 180.000 euro) e una quota a fondo perduto del 25 per cento (60.000 euro). Il completamento dell'allestimento è seguito dallo Studio di Architettura Pandakovic che ha realizzato e seguito in qualità di direttore lavori il progetto museologico del MAGA.