Stasera ti invado – E’ stata una bella sorpresa per il pubblico del Teatro di Varese, in attesa prendere posto in sala per vedere lo spettacolo di Veronica Pivetti "Sorelle d’Italia" lo scorso sabato, quando un manipolo di poeti è entrato dall’ingresso principale declamando ad alta voce i loro componimenti e appollaiandosi poi sulla balconata che dà sulla grande sala d’attesa. Un’azione poetica concordata con il direttore del "Teatro CheBanca!" Filippo De Sanctis che ha regalato attimi di straniamento al pubblico e perle di poesia alle sale del teatro. Un momento intenso che ha riempito quei pochi attimi prima dello spettacolo con reazioni diverse: stupite o piacevolmente sorprese. Anche il Teatro di Varese insomma si è offerto per essere uno dei tanti luoghi della città invasi da questa lunga carovana che ha portato la quotidianità della poesia anche tra le mura della casa circondariale cittadina e nella biblioteca comunale.
Variazioni al programma – Un interessante quanto improvvisata variazione sulla strada degli appuntamenti con il teatro vero e proprio: come l’arrivo di Marco Paolini domenica 3 aprile con "La macchina del Capo". Lo spettacolo prende lo spunto da alcuni racconti per narrare una galleria di personaggi alle prese con i problemi del diventare grandi come con quelli dell’essere uomini. Un’esplorazione dei difficili rapporti tra i padri e i figli e quelli dell’educazione ai sentimenti e alla capacità di farsi strada all’interno dei complicati vincoli dei rapporti umani. Un attore che il pubblico aspettava dopo la commovente e intensa prova televisiva di "Ausmerzen: vite indegne di essere vissute" trasmessa in occasione dell’ultima commemorazione del "Giorno della Memoria.
Il foyer del Teatro di Varese ha fatto da platea ai versi degli autori guidati da Ombretta Diaferia in un’invasione poetica che ha affascinato il pubblico.