Lugano – Quale migliore sottolineatura per definire la mostra “Sentimento e osservazione. Arte in Ticino 1850-1950” in corso al Masi di Lugano, il cui scopo è evidenziare la vivacità e la varietà artistica creatasi nel Canton Ticino tra ‘800 e ‘900, se non il logo VIVE simbolo di un artista tra i più significativi nell’ambito della poesia visiva Italiana ed europea, teorizzata da Pierre Restany quale è William Xerra.
Strutturata in cinque sezioni tematiche, l’esposizione tratta concetti visivo – simbolici, in costante equilibrio tra visionarietà, estetica, razionalità e introspezione psicologica.
Nell’arco di un secolo, all’interno di un territorio di lingua italiana ma appartenente alla confederazione elvetica, si incontrano e confrontano artisti provenienti da più regioni confinanti contaminandosi vicendevolmente dando così vita a moti di realismo espressivo, poetica del quotidiano e simbolismo aperto ad interpretazioni sia oggettuali, sia intimistiche.
Tra questi “Autoritratto in paesaggio ticinese” (1926) di Herman Scherer, dove lo sconsolato gigantismo dell’artista svetta nei confronti dell’ambiente, come un Gulliver in un paesaggio di pigmei.
D’altro tenore “Il canto dell’aurora” (1910-1912) di Luigi Rossi, ricca di lirismo definisce un armonico equilibrio tra la natura e chi la percorre così come in “Sera sull’alpe” (1906) di Giovanni Giacometti.
Il campo si stringe tra le mura domestiche in “Autoritratto con moglie” (1899) di Cuno Amiet, vera attestazione di autorevolezza e delicata adesione.
“Sentimento e osservazione. Arte in Ticino 1850-1950” – Masi Museo d’arte della Svizzera Italiana – Via Canova 10. Dal 9 maggio 2021. Orari: Ma/Me/Ve 11-18. Gi 11-20. Sa/Do/Festivi 10-18. Biglietti: Intero CHF 20/Ridotto CHF 16
Mauro Bianchini