Sesto Calende – La città celebra oggi il Giorno del Ricordo e onora le vittime dei Massacri delle Foibe e dell’Esodo in un modo innovativo e “contemporaneo”, accessibile e facilmente comprensibile per tutti, anche per chi è nato molto dopo quei tristi eventi. Verranno infatti ospitate in Sala Consiliare 14 tavole del vignettista Alfio Krancic.
Krancic, nato a Fiume e impegnato professionalmente con Il Giornale, racconta per immagini l’”accoglienza” che gli fu riservata dallo Stato italiano, quando, profugo, raggiunse l’Italia. Nato a Fiume nel 1948, visse in prima persona “passaggio di poteri” nel suo paese. Nel febbraio del 1947 l’Italia, dopo la firma del Trattato di Parigi con le potenze alleate, dovette cedere quasi tutta l’Istria e le città di Fiume e Zara all’allora Repubblica Socialista Federale di Jugoslavia. Alfio Krancic, fuggito da Fiume, ha vissuto dal 1949 al 1954 nel campo profughi di Firenze.
Solo dopo 57 anni, nel 2004, il Governo italiano ha istituito il “Giorno del Ricordo”.
Ogni 10 febbraio vengono commemorate le vittime dei massacri delle foibe e dell’Esodo giuliano-dalmata.
E oggi Krancic, nelle tavole esposte a Sesto e con la sua testimonianza, racconta il trattamento che il nostro Stato riservò a lui e ai suoi compagni, cittadini dell’Istria e della Dalmazia.
L’evento odierno è il contributo del Comune di Sesto Calende al “Giorno del Ricordo” per il 2018. La città organizza ogni anno eventi significativi e coinvolgenti, atti ricordare e a far conoscere – soprattutto ai giovani – un periodo storico per troppo tempo tenuto nascosto. Negli anni passati sono state organizzate conferenze (2014, “Esodo e Foibe: 57 anni di silenzi”), dibattiti (2015, Ignazio La Russa e Luciano Violante hanno parlato della legge istitutiva del Giorno del Ricordo), momenti di indagine (2016, approfondimento sul 70° della strage di Vergarolla, che causò oltre 100 morti nell’agosto del ’46, costringendo tutti all’Esodo) e testimonianze (Umberto Smaila, figlio di fiumani, ha raccontato l’orgoglio dei genitori per la loro identità).
L’incontro di oggi con il vignettista Alfio Krancic permetterà di scoprire il suo personale percorso di soffrenza e quello della sua famiglia, esuli in Italia. Sarà un momento molto intimo, ricco di ricordi personali. Pervaso dalla forza di un uomo che si è costruito con impegno una professione in cui ha voluto ‘fare la differenza’, poter esprimere se stesso liberamente. Krancic ha sviluppato la sua passione per la statira collaborando con diverse testate locali e nazionali tra cui, a partire dal 1988, La Gazzetta di Firenze, Il secolo d’Italia, L’Indipendente e, dal ’94, Il Giornale, dove pubblica una vignetta quotidiana.
La Giornata del Ricordo è stata organizzata dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Sesto Calende per non dimenticare, condividendo quanto disse il presidente Carlo Azeglio Ciampi nella Giornata del Ricordo del 2006: “L’Italia non vuole e non può dimenticare: non perchè ci anima il risentimento, ma perchè vogliamo che le tragedie del passato non si ripetano in futuro”.
Incontro con Alfio Krancic, vignettista
venerdì 9 febbraio alle 18:00 nella Sala Consiliare del Comune di Sesto Calende.
Chiara Ambrosioni