Giornate Europee del Patrimonio – In occasione delle Giornate Europee del Patrimonio, che da tredici anni hanno luogo l'ultimo weekend di settembre, gli intenti dell'Afi si sposano a perfezione con l'iniziativa culturale promossa dal Ministero. Sin dall'atto della sua fondazione, infatti, l'Archivio Fotografico Italiano ha tra i suoi obiettivi più importanti la valorizzazione del nostro territorio, attraverso campagne fotografiche che ne documentino i luoghi più caratteristici. Un settore, quello della fotografia di paesaggio, che costituisce una parte considerevole dell'Archivio dedicata, appunto, alla Lombardia e al paesaggio italiano.
Gli autori – La mostra organizzata a Villa Pomini vede riuniti i lavori di 15 fotografi, che hanno personalmente interpretato i luoghi di maggiore interesse della Lombardia, rispondendo alla missione che le Giornate Europee del Patrimonio si prepongono, ovvero la promozione dei beni architettonici, artistici e paesaggistici della Regione. Si tratta della prima mostra di questo genere, a cui hanno aderito anche alcuni giovani soci molto promettenti, e che costituisce effettivamente la mostra di apertura della nuova stagione. Tra gli autori ricordiamo: Umberto Armiraglio, Riccardo Billi, Eleonora Gallo, Fabio Preda, Andrea Franzosi, Fiorenzo Pellegatta, Roberto Bosio, Sandro Maffei, Renzo Giudici, Ezio Novellini.
Tutto a pochi km da casa – Il taglio che si è voluto dare all'esposizione, quindi, è di carattere prettamente documentaristico e costituisce un ulteriore passo avanti nell'obiettivo di tracciare, attraverso la fotografia, un panorama il più possibilmente dettagliato del nostro territorio. L'intento che è alla base di questa iniziative, infatti, è quello di far riscoprire al grande pubblico le meraviglie della nostra regione, spesso sottovalutate o addirittura sconosciute. Di fronte alle mete allettanti che indirizzano sempre più le nostre vacanze estive all'estero, l'Afi con i suoi autori eccellenti ripropone con forza le bellezze del nostro territorio.
Potrebbe sembrare un discorso retorico già sentito, eppure soffermandosi anche per pochi istanti sulle immagini esposte c'è da rimanere a bocca aperta nel vedere riproposti gli itinerari più famosi della regione, come per esempio i reperti archeologici di Castelseprio, l'abbazia di Morimondo, l'eremo di S.Caterina del Sasso o il villaggio di Crespi d'Adda, interpretati con abilità tale da far riflettere sulla bellezza racchiusa in questi luoghi, a soli pochi km di distanza da casa.
Meroni e Luzzini – Sulla stessa linea di pensiero si pone il lavoro dei due noti fotonaturalisti Luigi Meroni e Sergio Luzzini, che in occasione dell'inaugurazione, hanno presentato in anteprima il loro settimo libro, frutto della loro proficua attività nel settore. Il volume, dal titolo "Natura e civiltà nella Provincia dei Laghi", offre un itinerario spettacolare lungo le principali vie d'acqua della provincia, alla riscoperta di paesaggi incantati, abitati da numerose specie di animali, e costellati dei tanti segni della storia dell'uomo che convivono in armonia con la natura. Le fotografie mettono in luce la loro incredibile qualità di fotonaturalisti, specializzati negli scatti ad animali e in particolare alle tantissime specie di uccelli che volano nei nostri cieli. I due fotografi hanno alle spalle una notevole carriera, che ha visto i loro lavori pubblicati sulle principali testate del settore, anche a livello internazionale. Il libro presentato uscirà prima di Natale e sarà edito dalla casa editrice Pubblinova Edizione Negri.
Incredibile ma vero – Tanto lo stupore del pubblico presente giovedì sera all'inaugurazione, che di fronte a queste immagini difficilmente poteva credere si trattasse di paesaggi familiari, magari percorsi chissà quante volte. Eppure qui sta il potere della fotografia, che risiede nel saper vedere e nel mettere a disposizione la propria creatività, ovviamente abbinata ad una giusta sapienza tecnica, nello svelare bellezze inedite. Su questo punto si sono soffermati a lungo sia Meroni e Luzzini, che Argentiero e Armiraglio, nel voler ricordarci quante meraviglie sono qui a pochi passi da casa e che ora spetta a noi andare a riscoprire.