Un cammino predefinito – Un team che si sta rimboccando le maniche e che ha superato il primo step. E' stata presentata 'L'Arte e il Sorriso', primo appuntamento di quel piano tanto atteso di programmazione delle esposizioni al Castello di Masnago. L'inaugurazione della prima mostra è prevista per venerdì 24 aprile, quando saranno esposte nelle sale del Museo di Masnago dodici tele appartenenti alla più ampia collezione di ritratti di benefattori dell'Ospedale di Circolo – Fondazione Macchi. Un momento importante, che segue l'inaugurazione dello scorso luglio, della mostra fotografica documentativa, nell'atrio del nuovo ospedale e che ne ripercorre le tappe salienti e i volti che ne hanno fatto la storia. Oggi si torna a parlare, grazie alla selezione di opere scelte per questo evento, dei benefattori che hanno contribuito alla crescita e alla sopravvivenza dell'ospedale cittadino. "L'attenzione si è concentrata sui benefattori del Novecento – ha specificato Serena Contini, curatrice dell'esposizione accanto al conservatore Daniele Cassinelli e alla collaborazione di Giuseppe Armocida – con alcuni esempi molto vicini ai giorni nostri, seguendo un fil rouge mai cessato".
Da e per la città – Ingresso gratuito, sia alla mostra che alla collezione del Castello per tutta la durata dell'esposizione. "Una occasione per far conoscere il patrimonio artistico del Museo, per chi non l'avesse mai visto" specifica Andrea Campane, dirigente comunale. I visitatori possono anche dare il loro contributo mediante l'acquisto del catalogo della mostra: il ricavato è devoluto a sostegno della nascita e dello sviluppo del polo ospedaliero area materno-infantile. Un legame che stringe sempre più la realtà ospedaliera e i cittadini, con lo sguardo rivolto nella medesima direzione, verso quel nuovo progetto importante quanto ambizioso: il Ponte del Sorriso. afferma Walter Bergamaschi, direttore generale dell'Ospedale di Circolo: "Un traguardo che si potrà varcare grazie al fondamentale apporto offerto dalla cittadinanza tutta. La Galleria di ritratti dell'Ospedale di Circolo non è una sequenza di volti giustapposti, ma una grande narrazione che si snoda per oltre tre secoli".
Un grande sostegno – Il primo ringraziamento è stato rivolto all'Associazione Varese Vive, che ha dato un supporto massiccio contribuendo alla riuscita del progetto mettendo a disposizione dei fondi e regalando i cataloghi. L'associazione diretta da Giuseppe Redaelli supporta anche le iniziative correlate all'esposizione: presentazioni, momenti d'incontro e laboratori didattici, gestiti anche, come ha descritto Campane "dalla 'macchina' Castello di Masnago, che velocemente e nel migliore dei modi si è attivata per questo progetto". I volontari del Servizio Civile Nazionale, ma anche il Comitato Tutela Bambino in Ospedale, che propongono la mostra di alcuni elaborati di progetto del nuovo polo materno-pediatrico e 'L'Ospedale: come lo vedo io', esposizione dei disegni realizzati dai bambini delle scuole di Varese e provincia.
Verso il Morazzone – "L'intento di base è quello di valorizzare il patrimonio del nostro territorio – dichiara Daniele Cassinelli – abbiamo contattato una serie di studiosi che potrebbero entrare a far parte del gruppo di lavoro". Già a novembre di quest'anno è attesa una mostra dossier sulla scultura lignea del Rinascimento legata alla terra varesina, ulteriore passo di un progetto inaugurato lo scorso anno, portato avanti da quattro ricercatori: Carlo Cairati, Edoardo Rossetti, Paola Viotto e Vito Zani. A seguire le sinergie si rinforzano e potrebbe entrare in scena il FAI con Villa Panza di Biumo, per la mostra 'Le Arti a Varese tra XIX e XX secolo'. Una rassegna che indaga il territorio varesino tra opere e personalità artistiche di rilievo. Ma l'attenzione è focalizzata su un nome che da tempo risuona come desiderio tra le stanze della cultura varesina: Pier Francesco Mazzucchelli, detto il Morazzone. Al maestro lombardo dovrebbe spettare l'apertura dell'anno 2011, con un comitato scientifico di notevole prestigio.