Debora Ferrari si aggira per le sale espositive della nuova Biblioteca Frera. Le opere della mostra in fase di allestimento sono ancora in gran parte per terra, posizionate dove devono essere: le affiche, le foto di Alessandro Zambianchi. Ai muri solo le tele più grandi, le opere selezionate e già in mostra ad Aosta alla Maison Savouret la scorsa estate.
Opere figurativa, con piacevoli didascalie che rievocano gli stacchi con gli inserti testuali dei vecchi film senza parole. Opere alcune acerbe, tutte figurative, scelte dalla giuria sulla base di esami fotografici e che visti dal vero in qualche cosa confermano la scelta, in altri la smentiscono. Le foto, le affiches quelle, non tradiscono al primo sguardo. Le foto di Zambianchi spiegano perché sia attualmente uno degli artisti della macchina fotografica la cui fama sia in crescita.
E' una mostra, questa, dedicata alle dive del muto e ad Harold Lloyd, uno dei suoi maggiori protagonisti, che è figlia di quel Festival Strade del Cinema che da cinque anni tiene banco nel capoluogo alpino, con un'organizzazione che vi lavora tutto l'anno, importanti budget, e un respiro ormai sovranazionale. E che coinvolge ormai, non solo la branca cinematografica, ma musicisti di chiara fama e non, e un concorso che attira artisti dediti alla pittura, ai video, alle performance.
"Un concorso di arti, quello legato a Strade del Cinema che parlerà sempre più varesino" spiega Ferrari, a sua volta divisa tra impegni aostani e qui nel territorio. "Nelle diverse giurie attive per selezionare i lavori che arriveranno per l'edizione del 2007 opereranno anche Paolo Grosso, giornalista della Prealpina, Luisandro del Gobbo, copywriter, ormai famoso a livello internazionale, nato e cresciuto a Varese, ora stabilmente a Parigi, Luca Traini, giornalista e autore di opere teatrali e letterarie e Chiara Gatti, critica di Repubblica". E, ciliegina sulla torta, fuori concorso, in mostra un ottimo ritratto femminile di Samuele Arcangioli, varesino.
Anche per questo, è sorto spontaneo verificare le condizioni per un gemellaggio tra Aosta e la Provincia di Varese, identificando nella Biblioteca tradatese il luogo conforme per spirito di iniziativa a intraprese come questa, trasversale e coraggiosa nel proporre opere di giovani artisti under 35, patrocinati dal Gai con incursioni nella musica d'autore contemporanea come in occasione della serata inaugurale. Quando la proiezione del film "Abwege", di G. Pabst del 1928, sarà musicata dal vivo dal musicista di fama internazionale Stefano Battaglia.
Per Debora Ferrari, a sua volta nella giuria tecnica del SilentartMovies 2006, l'impegno e la volontà di estendere i suoi progetti anche qui e riprendere il filo del discorso interrotto con l'abbandono della gestione del Chiostro di Voltorre. "La volontà di fare per Varese, c'è ancora, visto l'amore che ho per questa città e questo territorio e per tutto quello che Fabrica Arte ha seminato in questi anni".
Tradate con questa mostra iniziale potrebbe essere il primo passo per un più lungo e duraturo progetto. Anche di raccolta, intorno a sé, di un nucleo di artisti locali. In occasione dell'inaugurazione, non a caso, Fabrica Arte, la cooperativa che fa capo alla critica d'arte varesina, presenterà il secondo volume dell'Archivio delle Arti.