Se vuoi incontrare Dio devi, prima di tutto, fare i conti con i demoni. I tuoi e quelli degli altri. Creature beffarde e torve, inquietanti e attraenti. Cariche di ironia, ma anche di oscuri presagi. Circondate da quelle relazioni silenziose che sembrano i meandri psichici, ma anche umorali, che guidano il nostro rapporto con la fede, con il culto. E con la speranza. Ed è proprio l'assenza di suoni una delle cifre dell'opera di Monti. Sculture e dipinti osservano, ascoltano, soffrono, ridono, provano. Ma non parlano. Sono mute, anzi ammutolite. Proprio come l'uomo medio tanto caro all'artista varesino. Quel volto impassibile e meditabondo dal naso pronunciato (e un po' fallico) e gli occhi puntati su un infinito che non è riesce a scorgere, ma nel quale percepisce ancora un residuo di bellezza. E per questo attende, paziente un po' sornione.
Ma il tempo stringe. E forse una vita non basta. Quelle di Monti sono figure apparentemente pacifiche. Lacerate dal dubbio. Ma anche pervase da un approccio sfacciato verso la quotidianità. Sotto alcuni visi si intravedono articoli di giornale. L'uomo, quindi, sa. Conosce, capisce, riflette. Sceglie, forse. Ma non si pronuncia. Sta lì. Con un misto di concentrazione e distacco, rassegnazione e determinata inflessibilità. E talvolta, quando la tentazione è troppo forte, si preme una mano sulla bocca. L'urlo di Munch è distante anni luce. I tempi sono cambiati. Dio è più lontano. I demoni si avvicinano. E il mondo di oggi, quell'urlo, non lo merita più.
Demoni assopiti e la leggenda dell'essere
Mostra di Silvio Monti
Dal 9 aprile all'8 maggio 2010
Spazio Lavit, Via Uberti 42 – Varese
Orari: da martedì a domenica: 15.00 / 19.00
Presentazione a cura di Lorenzo Mortara
Vernissage: venerdi 9 Aprile, ore 18.00
Catalogo 2, edito da Spazio Lavit, in galleria
Ingresso libero
Per info: info@spaziolavit.com