Duecento opere tra dipinti, sculture, disegni, fotografie, incisioni e manifesti dei più importanti esponenti del Simbolismo in Svizzera affiancati da opere dei maggiori artisti internazionali.
In mostra capolavori di Arnold Böcklin, Augusto e Giovanni Giacometti, Johann Heinrich Füssli, Ferdinand Hodler, Giovanni Segantini, Carlos Schwabe, Albert Trachsel, Félix Vallotton, Albert Welti, Edoardo Berta, Adolfo Feragutti Visconti, Filippo Franzoni, Luigi Rossi. Ma anche di Gustav Klimt, Gustave Moreau, Odilon Redon, Auguste Rodin, Franz von Stuck.
La mostra di Lugano indaga i diversi linguaggi attraverso i quali gli artisti, in un periodo denso di profondi mutamenti hanno espresso le inquietudini e i fantasmi della propria epoca, ma hanno anche saputo dar forma alle speranze nei confronti di un futuro dai contorni incerti.
L'esposizione dimostra in modo inequivocabile il ruolo fondamentale svolto dal Simbolismo per l'apertura verso le rivoluzioni linguistiche delle avanguardie del Novecento.
Il percorso espositivo è articolato in 14 sezioni tematiche: le prime quattro allestite al Museo Cantonale d'Arte, le dieci restanti al Museo d'Arte.
Nata dalla collaborazione con il Kunstmuseum Bern, la mostra è curata da Valentina Anker, specialista del Simbolismo e autrice del volume "Le symbolisme suisse. Destins croisés avec l'art européen".
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