Progetto cultura – Di luoghi per l'arte si sente sempre la mancanza ed è sempre una buona notizia quando si scopre che qualcuno vuole intraprendere strade coerenti con una crescita culturale del territorio. Ancora più se questo accade a Laveno. Stiamo parlando del nuovo esperimento di Toribio Sosa, origini argentine, architetto prima che pittore-scultore e scultore-pittore dopo aver sondato a fondo i linguaggi formali dell'architettura, alla ricerca di un nuovo sentiero per uno stimolo ad una creatività più libera dai dettami per stringenti della committenza. Venerdì, al quinto piano di via Fabio Filzi, al numero 36, prenderà il largo un progetto ambizioso che vuole coniugare le attività artistiche più diverse con attività sociali e culturali in genere, in una forma inaugurale di sperimentazione di linguaggi e soprattutto di incontri, sotto lo sguardo attento delle opere del Sosa scultore.
Studio aperto – Un luogo per la creatività personale, dunque, ma anche per la scoperta dei sentieri che le relazioni dirette tra menti creative portano, stimolate da un po' di sana aria di lago, in una miscela che, speriamo, si rivelerà esplosiva per la vita culturale, attualmente soggetta ai rigori dell'inverno, della bella cittadina di Laveno Mombello. Un "angolo di paradiso" che aspetta per il 2011 un vero rilancio e un'autentica valorizzazione culturale. Il primo passo in questa direzione sarà a cura di Marleen Bergé (violoncello), Vera Marenco (voce), Patrick Beuckels (flauti e voce), Marcello Serafini (viella,liuto,chitarra), Vincenzo Caglioti (organetto) e Adele Raes (parola e danza) che presenteranno una prova dello Spettacolo musicale, canto e danza dal titolo: "I Fiaminghi in Italia nel 400-500 da Dufay a de Lassus".