Fine di un'era? – E' finita l'era dell'usa e getta? Del compra e butta? Dell'acquisto di oggetti inutili e della divinizzazione delle cose ancor più inutili? Forse, e sottolineiamo il forse, sì! Nel marasma e nell'incertezza universale che la crisi finanziaria del 2009 ha creato, qualcosa di buono c'è: ci ha costretti a rinunciare al superfluo. Non che lo volessimo, intendiamoci, la rinuncia è stata forzata: all'uomo dell'epoca dell'abbondanza è stato fatto un grosso torto, come a un bimbo cui si sottrae il giocattolo nuovo o preferito. E' sull'atteggiamento della rinuncia che Milli Gandini e gli artisti in mostra allo Spazio Anfossi ci fanno riflettere. "La voglia di possesso è delusa, la società, bambina viziata, ancora non ci crede, abituata com'è" -sottolinea Milli- "a dare alle cose un'anima, quasi una protezione angelica. Ma ci sono angeli e angeli, rinuncia e rinuncia: la rinuncia forzata non può certo essere equiparata a quella volontaria e piena di gioia di Francesco d'Assisi!".
Santità e/o tentazione – Le opere d'arte in mostra, certo, sono oggetti a loro volta, ma speciali, dato il contenuto e il o i messaggi che veicolano. In questo specifico caso sono ispirate alle santità o alle tentazioni delle cose, che irridono od onorano in un periodo storico mai conosciuto prima: indubbiamente diverso da quello dell'abbondanza, del piacere per la moda, i viaggi, i media, l'arte, l'informazione e la cultura. Didascalico il lavoro di Roberta Filippelli: un bambolottino, una sorta di angioletto, nei cui occhi dolci e sgranati si leggono gioia e salvezza per l'aver trovato anche una sola bottiglia di Coca Cola nel frigorifero vuoto. Eloquente la foto di Gabriele Monti, in cui una bimba guarda dei polli morti, appesi nella vetrina di una macelleria, chissà sa se per compassione o per curiosità. Un sempre verde l'opera di Bruno Munari: un paio di occhiali magici fatti per osservare tutto il bianco e nero del mondo a colori, come a dire cambiamo noi, il nostro modo di pensare, fare, essere, così che potremo vedere tutto migliore. Da Varese e provincia proviene il contributo di Eliana Galvani, con un libro "illeggibile", nel senso che non potendo essere aperto non può essere letto, ma anche quello di Andrea Mattoni, Mariuccia Secol ed Alberto Tognola. Gli altri autori presenti in mostra sono Elizabeth Aro, Nanni Balestrini, Antonio Barbato, Milena Barberis, Gianfranco Baruchello, Ugo Carrega, LorianaCastano, Giancarlo Franchi, Loredana Galante, Maura Garau, Moreno Gentili, Keith Haring/Ronnie Cutrone, Ugo LaPietra, Silvia Levenson, Giuseppe Macchione, Valeria Magli, Sara Magni, Run Mannarelli, S.M. Martini, Michelangelo Gianni Nieddu, Vittorio Orsenigo, Fiamma Pagliari, Silvia Palombi, Gigi Rigamonti, MichelleVasseur, Silvia Vigano e AndreaWinkes.
Ad accompagnare la serata di inaugurazione sarà il brano "Angeldom" di Alberto Fortis, certamente presente, ispirato al film "Il cielo sopra Berlino" di Wim Wenders.
"Le cose e gli angeli" Mostra di opere d'arte
Spazio Anfossi
Viale Montenero 76 Milano
Inaugurazione: martedì 13 aprile ore 19
Periodo: dal 14 al 29 Aprile 2010
Orari: dal lunedì al venerdì dalle ore 15 alle ore 19 Ingresso libero