Un bue nell'aula – Dopo circa un anno, la Chiesa di Santa Maria Nuova a Caronno Pertusella sta per sfoggiare il suo antico splendore. A fine febbraio la ditta Arkè
terminerà i lavori di recupero che hanno interessato gli intonaci esterni, l'impianto di riscaldamento, il rifacimento del tetto e del pavimento, la risoluzione dell'umidità, e il discialbo di alcune pareti dell'interno che hanno riportato alla luce lacerti di antiche pitture. L'edificio di culto, tuttavia, ha tenuto in serbo per anni una grande sorpresa: oltre alle fondazioni murarie di una chiesa preesistente e a vari reperti archeologici, anche lo scheletro di un bovino con in bocca una moneta, nella zona dell'aula, rinvenuti attraverso scavi effettuati nel 2009. Al momento gli esperti sono impegnati con la datazione della moneta che potrà fornire qualche dettaglio in più su un reperto che, pare, possa essere stato lì deposto per un antico rito, chissà se pagano!
Ancora all'opera – Umberto Brianzoni, della ditta Arkè, specifica che esiste già un équipe di ricercatori che cercheranno di profilare precisamente l'intera vicenda della chiesa della Purificazione: dalle origini ad oggi. E i lavori intanto proseguono nelle cappelle laterali dell'aula: dove, dopo un difficoltoso discialbo delle pareti di uno strato di calce spesso e duro, sono stati scoperti lacerti di affreschi cinque, sette e ottocenteschi: in parte raffiguranti putti, in parte decorazioni floreali e quadrature. Le pareti dell'aula, dove si concentra la porzione maggiore di dipinti ornamentali a fresco del XIX secolo, purtroppo, però, sono destinate a resterare
coperte di calce. La Soprintendenza di concerto con il Comune di Caronno (tra i finanziatori dell'opera di restauro) ha deciso di far emergere solo qualche particolare dell'antica decorazione: l'intero discialbo infatti sarebbe economicamente troppo oneroso.
Risolto il problema dell'umidità – Di fatto, comunque, è stato risolto il cruccio più grande: quello dell'umidità di risalita, contrastata non solo attraverso l'installazione di un vespaio aerato, ma anche attraverso l'impianto del riscaldamento a terra, soluzione che ha determinato anche la posa di un nuovo pavimento in cotto. La Chiesa risplenderà inoltre grazie anche al rifacimento delle capriate lignee e degli intonaci esterni, dove sono state rimosse le zoccolature in cemento per lasciare spazio a partiture murarie rifatte con malte a base di calce.