Nella puntata che va in onda il 31 ottobre, l’ospite sarà Beatrice Zerbini

Nel 2006, la bolognese Zerbini crea la pagina online di racconti tragicomici e di poesie “in comode rate”, che darà il nome alla silloge In comode rate. Poesie d’amore (interno Poesia, 2019 con prefazione di Alba donati). nel 2021 pubblica Mezze Stagioni (AnimaMundi) e l’anno successivo D’Amore (interno Poesia, con prefazione di Alberto Bertoni), opera poetica nella quale acquistano sempre più rilevanza i temi introspettivi dell’amore, del lutto e della cura tramite la psicoterapia.

Nel febbraio 2023, pubblica il suo primo albo, Padre nostro, illustrato da Sonia Maria Luce Possentini (Carthusia Edizioni); entrambe firmano, nell’ottobre dello stesso anno, l’albo illustrato Non avere paura (Carthusia Edizioni) e a giugno del 2024  C’era un’estate (AnimaMundi).

Anche Zerbini quest’anno è stata al festival di Pordenone dove ha presentato, nella collana Gialla ORO, di Samuele editore,  QUARANTADUE

E’ bene precisare che La Collana Gialla Oro, forte di un progetto di lunga durata capace di attrarre sempre più consensi critici, crede nella poesia che incarna le forme del nostro tempo in dialogo con i possibili futuri. Un luogo della parola dove Pordenonelegge e Samuele Editore propongono voci importanti con il desiderio di coltivare l’incontro di sguardi e di stagioni dove ascoltare il nostro stare nel vivo della lingua. 

Nel 2023 Zerbini, grazie all’incontro con Caterina Caselli, scrive per la Sugar Music un testo poetico, musicato da Riccardo Sinigallia e reso pubblico per la prima volta presso la Casa internazionale delle donne in occasione della presentazione romana della fondazione a sostegno delle donne e dei centri antiviolenza “Una nessuna Centomila”.

Nella puntata di giovedì, in onda su Rete55 alle 19,45, si potranno ascoltare alcune liriche tratte da Quarantadue.

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Nato a Venezia nel 1967, ha vissuto sino a poche settimane fa a Murano. Ha pubblicato le raccolte di poesie: Ponte de mèzo (Campanotto, 2002); Fiori nòvi (Lietocolle, 2004); El tempo de i basi (Edizioni d’if,2009); Finìo de zogàr (Il ponte del sale, 2012); Caterina (come le cóe dei cardelini) (Edizioni l’Obliquo, 2013); la plaquette Primo lustro (Nervi Edizioni, 2015); La seconda cìcara de tè (ATì editore, 2017;) premio Cappello 2018); Atene (venìndo zo dal Licabéto) (Ronzani, 2019); A dìr el véro (MC edizioni, 2020); Caterina (come le cóe dei cardelini) (Le Lettere, 2024; nuova edizione). Numerose le collaborazioni con le Edizioni dellʼOmbra di Gaetano Bevilacqua.

E ora che ha lasciato una delle località più belle e caratteristiche del mondo, situato nella laguna veneziana, si è trasferito a Creta.

Anche Lomgega quest’anno è stato tra gli autori presenti al festival di Pordenone dove ha presentato, nella collana Gialla ORO, di Samuele Editore, Istà 

E’ bene precisare che La Collana Gialla Oro, forte di un progetto di lunga durata capace di attrarre sempre più consensi critici, crede nella poesia che incarna le forme del nostro tempo in dialogo con i possibili futuri. Un luogo della parola dove Pordenonelegge e Samuele Editore propongono voci importanti con il desiderio di coltivare l’incontro di sguardi e di stagioni dove ascoltare il nostro stare nel vivo della lingua. 

In questa tua nuova raccolta, scritta in dialetto veneto, o meglio veneziano, c’entra anche la Grecia. Lo sguardo è sulla sua città, nel suo territorio lagunare, ma ci sono connessioni in ogni dove.

E’ dalla Grecia che scruta anche orizzonti poliglotti: inglese, greco, veneziano, stando a guardare il mare. Spostandosi temporalmente lungo il suo diario di viaggio, Istà, ci svela un mistero: cosa significhi tornare in Grecia e restare, nell’isola che ha visto la presenza di una lunga dominazione veneziana. 

L’intervista completa su Rete 55, canale 88 del dig. terr, è fissata per giovedì sera, 17 ottobre, sempre alle ore 19,45.

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