Toscano vive a Venezia, insegna Lingua Italiana presso l’Università Ca’ Foscari e collabora con altre università. Un’ampia parte del suo lavoro è dedicato allo studio di autrici donne, da cui nascono articoli, libri, incontri, spettacoli, corsi, conferenze, curatele. Molto l’impegno per la sua città, sia partecipando a trasmissioni radio e tv, sia attraverso la scrittura e la fotografia. Liriche, racconti e saggi sono rintracciabili in riviste e antologie. Suoi scatti fotografici sono apparsi in guide, giornali, manifesti, copertine di libri, mostre personali e collettive. Varie le esperienze radiofoniche e teatrali.

Anche lei quest’anno è stata al festival di Pordenone dove ha presentato, la raccolta “Cartografie” che rappresenta il suo settimo volume di poesie,

Ricordiamo che La Gialla è a cura di Alessandro Canzian, Roberto Cescon, Augusto Pivanti, Gian Mario Villalta.

In Cartografie il lettore è un ostaggio all’interno di un percorso che si dipana, dentro ai suoi versi. Come un cartografo e con lo sguardo del fotografo, Toscano interpreta il territorio in base alle sue conoscenze scientifiche, tecniche e artistiche finalizzate ad una rappresentazione veritiera anche se simbolica, delle città nelle quali ha vissuto e lavorato.

In particolare, entrando nella sua Venezia, si respira, si sentono gli odori tipici, ci si perde per poi ritrovarsi, si cammina nell’acqua alta e si sogna, quanto può essere onirica la città lagunare più affascinante e conosciuta del mondo?

Lo scopriamo domani, 14 novembre, per Poetando in Gialla, alle 19,45 su Rete55; qui il lancio al TG che dà un piccolo assaggio della chiacchierata.

L'articolo Cartografie e poesie proviene da ArteVarese.com.

Nella puntata di giovedì 7 novembre, Luisa Cozzi intervisterà Giovanni Turra col suo BeepShow, Samuele Editore, La Gialla di Pordenone 2024.

Ricordiamo che Giovanni Turra è nato a Mestre nel 1973. Vive a Mogliano Veneto. Insegna italiano e latino nei licei. Dal 2017 al 2022, con Igor De Marchi, Maddalena Lotter e Sebastiano Gatto, ha diretto la collana «A27 poesia» di per Amos Edizioni. Ha pubblicato i libri di poesia Planimetrie (Book 1998), Condòmini e figure (in Poesia contemporanea. Nono quaderno italiano, Marcos y Marcos 2007), Con fatica dire fame (La Vita Felice 2014).

Anche Turra quest’anno è stata al Festival di Pordenone dove ha presentato, nella collana Gialla ORO,di Samuele editore,  PEEPSHOW Poesie 1996-2023.

E’ bene precisare che La Collana Gialla Oro crede nella poesia che incarna le forme del nostro tempo in dialogo con i possibili futuri. Un luogo della parola dove Pordenonelegge e Samuele Editore propongono voci importanti con il desiderio di coltivare l’incontro di sguardi e di stagioni dove ascoltare il nostro stare nel vivo della lingua.

Questa sera alle 19,45 su Rete 55- canale 88 del dig terr- Turra evidenzierà le peculiarità della sua poetica, leggendo alcune poesie tratte da questa sua nuova raccolta.

L'articolo Pubblicare poesie è un atto impudico proviene da ArteVarese.com.

Nella puntata che va in onda il 31 ottobre, l’ospite sarà Beatrice Zerbini

Nel 2006, la bolognese Zerbini crea la pagina online di racconti tragicomici e di poesie “in comode rate”, che darà il nome alla silloge In comode rate. Poesie d’amore (interno Poesia, 2019 con prefazione di Alba donati). nel 2021 pubblica Mezze Stagioni (AnimaMundi) e l’anno successivo D’Amore (interno Poesia, con prefazione di Alberto Bertoni), opera poetica nella quale acquistano sempre più rilevanza i temi introspettivi dell’amore, del lutto e della cura tramite la psicoterapia.

Nel febbraio 2023, pubblica il suo primo albo, Padre nostro, illustrato da Sonia Maria Luce Possentini (Carthusia Edizioni); entrambe firmano, nell’ottobre dello stesso anno, l’albo illustrato Non avere paura (Carthusia Edizioni) e a giugno del 2024  C’era un’estate (AnimaMundi).

Anche Zerbini quest’anno è stata al festival di Pordenone dove ha presentato, nella collana Gialla ORO, di Samuele editore,  QUARANTADUE

E’ bene precisare che La Collana Gialla Oro, forte di un progetto di lunga durata capace di attrarre sempre più consensi critici, crede nella poesia che incarna le forme del nostro tempo in dialogo con i possibili futuri. Un luogo della parola dove Pordenonelegge e Samuele Editore propongono voci importanti con il desiderio di coltivare l’incontro di sguardi e di stagioni dove ascoltare il nostro stare nel vivo della lingua. 

Nel 2023 Zerbini, grazie all’incontro con Caterina Caselli, scrive per la Sugar Music un testo poetico, musicato da Riccardo Sinigallia e reso pubblico per la prima volta presso la Casa internazionale delle donne in occasione della presentazione romana della fondazione a sostegno delle donne e dei centri antiviolenza “Una nessuna Centomila”.

Nella puntata di giovedì, in onda su Rete55 alle 19,45, si potranno ascoltare alcune liriche tratte da Quarantadue.

L'articolo La morte è paura di morire proviene da ArteVarese.com.

Nel 1998, ha curato la riedizione del “Supplemento Letterario del Mare”, il foglio italiano di Ezra Pound. 

Per Frammenti di nobili cose ha ricevuto ben due riconoscimenti dal premio internazionale Flaiano Poesia

Un questo suo ultimo volume di poesia, resta all’interno di un dettato dantesco, con echi petrarcheschi e visioni metafisiche che però sono anche tremendamente legati al reale, come ci si districa nelle 5 sessioni del volume?

Lo scopriremo questa sera, giovedì 12 settembre, alle 19,45 su Rete 55 – canale 88 del dig ter- o in diretta streaming su www.rete55.it

L'articolo Frammenti di nobili cose proviene da ArteVarese.com.

Romagnoli inoltre scrive sceneggiature e opere di saggistica; ha pubblicato la sua prima raccolta di poesia in dialetto milanese “El Silensi di Föj Druâ”; (Marco Saya Edizioni, 2018- II edizione 2020), con prefazione di Franco Loi. La silloge si è aggiudicata numerosi premi letterari tra cui il Gozzano 2020.

E’ fondatore e principale compositore del progetto musicale Goodbye, Kings . E in dialogo con Luisa Cozzi, negli Studi di Rete 55 svelerà quale legame c’è tra la musica post rock e la poesia dialettale lombarda.

Prima ancora che il suo secondo libro fosse pubblicato, ha avuto la fortuna di presentare alcuni inediti che hanno attirato l’attenzione, tra gli altri, di Giancarlo Pontiggia che scrive: “La sua poesia nasce dagli occhi, ma poi le sue stanze, le sue strade, gli alberi, le finestre sempre aperte sul mondo, gli oggetti carichi di una pena che viene da lontano, di una ferita remota, che non vuole rimarginarsi, si aprono con la forza delle eterne domande, oscillano come su un’altalena di tempo, o si muovono circolarmente come gli eterni cavallini di una giostra cosmica.

In questi giorni dà alla luce il nuovo libro dal titolo Cûrent – Marco Saya editore 2024

Nella bellissima post fazione di Giovanni Tesio a questa ultima raccolta, si legge: La ricchezza delle immagini è tale che ogni testo potrebbe essere assunto come occasione di lettura proiettiva, capace di estendere il suo potenziale a tutto il libro: parte, insomma, di un tutto perfettamente legato in unità. E a dire questo tutto per frammenti e per momenti sono le parole abbandonate di un dialetto che certifica una resistenza, una durata, e che rimanda a quel tempo “che ciaciàra cui silensi” (che chiacchiera coi silenzi). 

Anche Milo de Angelis ha scritto di lui, parole bellissime “malinconia fiabesca di un quadro di Chagall, dove la vita viene scrutata dall’alto; malinconia sapiente degli anni che passano e ripetono il rondò delle stagioni; malinconia tremante delle cose invocate in silenzio; malinconia solitaria di addormentarsi alla sera immaginando un’esistenza diversa; malinconia nascente di sentire il profumo di quello che c’era e ci sarà ancora..”

Durante la serata televisiva verranno proposte in lettura alcune sue poesie. L’appuntamento è per giovedì 13 giugno ore 19,45  Rete 55- Canale 88 del dig terr.

L'articolo Poesie in dialetto lombardo e musica post rock proviene da ArteVarese.com.

Ricordiamo che Testoni ha frequentato l’Accademia di Belle Arti a Milano negli anni Novanta, alternando da allora disegno e scrittura. Ha pubblicato L’amaro sale (LietoColle, 2010) e La prima ora (Stampa 2009, 2013). Nel 2019 ha vinto il Premio Fogazzaro con In un mutare o nel nulla (Stampa 2009, 2018). La sua più recente pubblicazione è la silloge Un’allegria più mite all’interno del collettivo Einaudi 2023 “Nuovi poeti italiani 7”, a cura di Maurizio Cucchi .

Qui una anticipazione della chiacchierata con Luisa Cozzi, prima della puntata di giovedì

L'articolo Un coro in prosa in “Un’allegria più mite” proviene da ArteVarese.com.

Questa ultima fatica è appena stata pubblicata e ha già vinto il concorso letterario il Meleto Guido Gozzano, che sabato 16 settembre verrà consegnato ad Olivieri.

Una raccolta che si preannuncia importante già a partire dalla prefazione di Damiani, nella quale si legge: “Riccardo osserva, ogni verso è un’osservazione, di cose semplici e quotidiane, una persona, un gesto, gente in tram o per strada e l’immagine si illumina come di una sabbia d’oro che rivela il sacro dell’essere. E nasce immediata una preghiera”. 

Alle 19,45 di questa sera, giovedì 14 settembre, il libro e la poetica di Olivieri saranno narrate attraverso la conduzione del Direttore di Poetando, Luisa Cozzi, non mancate- Rete 55 è sul canale 88 del digitale terrestre, visibile anche in diretta streaming

L'articolo Poesia in ascolto per restare vivi proviene da ArteVarese.com.

La raccolta esce sei anni dopo il precedente e pluri-premiato “Nella Pietra” – Moretti & Vitali 2017, per il quale Giancarlo Pontiggia scriveva: Massimiliano Mandorlo sa rielaborare nella sua lingua scheggiata e sofferente la grande lezione dell’ultimo Luzi: nel «viaggio / terrestre» evocato esplicitamente verso la conclusione del libro, è già compendiata una metafora di vita, e una idea di poesia come forza rigeneratrice e trasformatrice del cuore umano. (…)”

Qui il lancio al TG che prelude all’appuntamento televisivo, con Luisa Cozzi e il poeta Mandorlo, previsto per questa sera, ore 20,00 Rete 55.

L'articolo Poesie tra pietra e mare proviene da ArteVarese.com.

L’artista

Tiziana Cera Rosco è una poetessa di origini abruzzesi che ha eletto Milano città nella quale vivere e promuovere la propria opera legata non solo alla parola scritta ma anche al linguaggio performativo che passa dal corpo. La sua è una storia fatta di scultura, fotografia, video-art e poesia performativa.

La poesia

La Cera Rosco ha pubblicato da poco la sua ultima antologia poetica dal titolo “Corpo Finale” che rientra nella collana GialloOro di Lieto Colle; l’antologia è appena stata presentata a Pordenone legge -2019; sono passati 10 anni dalla sua ultima raccolta,  questo ci dice quanto ogni parola, titolo, domanda e inquietudine qui racchiuse siano state soppesate, pensate, meditate a cominciare dai capitoli che danno il ritmo alla tua proposta.

I personaggi

Una delle sue creazioni artistiche è la sposa uccello, nata nel 2016 in memoria di un’aquila morta, alla quale erano state rubate le ali, che Tiziana aveva trovato durante un suo cammino nella campagna abruzzese; con lei ha girato musei, città, luoghi impervi e su fino in Islanda, alla scoperta di un ghiacciaio nero che rappresenta, per la nostra poetessa, il grado zero nella sua scrittura.

Le sue proposte performative legate indissolubilmente alla forza della natura selvaggia e al corpo nel suo insieme sensori hanno una storia molto particolare e non lasciano indifferente il fruitore, anzi lo conducono alla scoperta di un enigma che resterà irrisolto ma che avrà fatto in modo che chi entra in contatto, da semplice spettatore, si trasformi in un testimone dell’arte della Cera Rosco.

Luisa Cozzi

L'articolo Il corpo finale proviene da ArteVarese.com.

Questo ambìto premio culturale che gli sarà consegnato nella città di Luzhou,  in occasione della cerimonia di apertura del Festival, alla presenza del grande poeta cinese, Presidente del comitato organizzatore Jidi Majia, del Console Davide Castellani,  esalta la poetica di Guido Oldani e la fa diventare, indiscutibilmente, la più importante nel panorama europeo,  mettendo in particolare l’accento sullo slancio spirituale e sul particolare portato etico, con un dettato spesso ironico.

Oldani è, a tutti gli effetti, emblema del III Millennio, nel solco della poesia performativa di derivazione e linea dantesca.

L'articolo La poesia italiana premiata in Cina proviene da ArteVarese.com.