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“L’ultimo sole” di Pepe Del Torchio ripercorre i dieci anni di vita di Radio Club Gavirate intrecciando il racconto della vita – troppo breve – dell’emittente con quello della sua città, con i suoi pensieri, con il tema del ruolo fondante della sua famiglia e con la lettura della grande amicizia de “i Ragazzi di Radio Gavirate”, che rese possibile un’esperienza indimenticabile.

“L’ultimo sole” richiama malinconicamente un tempo lontano. Del Torchio narra con delicatezza e affetto i momenti passati, incontri, esperienze che, pur appartenendo a un momento finito per sempre, hanno lasciato un’eredità positiva e importante.

Il volume è ricco di momenti di poesia, in cui Pepe ricorda anche la bellezza di Gavirate, madrina affettuosa e accogliente, con i suoi luoghi deputati. Oltre al Lago e al suo panorama, c’era la pizzeria-pasticceria La Siciliana gestita da Ignazio e dalla moglie, dove i ragazzi di Radio Club Gavirate si ritrovavano alla fine delle trasmissioni per prolungare la gioia di stare insieme e il Bar Veniani, ai cui tavolini hanno bevuto il caffé personaggi indimenticabili come la Regina Elena di Savoia e il maestro Giuseppe Verdi. Qui i ragazzi di RCG si trovavano la domenica mattina.

«Radio Gavirate è nata nel 1976. Ha vissuto per una decina d’anni e ha “trasmesso” la storia del paese. – racconta Luigi Roberto Barion, già direttore responsabile di RCG, immergendosi nel passato – C’era un ragazzo, Giuseppe Del Torchio, soprannominato Pepe, che aveva fatto il Liceo Classico a Varese ed era – ieri come oggi – un tipo un po’ genialoide. Aveva tante idee e sapeva vedere un passo avanti. Allora stavano nascendo le prime televisioni e radio libere e, con un gruppo di amici con cui giocava a calcio – lui era ed è un grande appassionato della Juventus tanto che l’ultimo capitolo del libro è dedicato proprio alla squadra bianconera – Pepe ha messo in piedi questa radio. Inizialmente era un gioco, un divertimento. Poi, pian piano, è diventata una realtà importante».

Gli occhi di Barion si acendono ricordando i tempi in cui, secondo le parole di Pepe,  “Radio Gavirate copriva un raggio di soli 500 metri, ma poco importava, quello che dava entusiasmo era che da una consolle ideata su una vecchia stufa anni ’50 e un’antenna improponibile, Sergio riuscisse a farci credere di avere, in quell’inizio d’estate del ’76, una radio tutta nostra”. E, ancora, “Tutto quello che ho vissuto in quel periodo ancora oggi mi sembra unico, impareggiabile!”.

 

«Credo che, negli ultimi 50 anni, a Gavirate ci siano state davvero tante importanti iniziative, – aggiunge l’ex-direttore – come la recente Università per Anziani, che vede la partecipazione di 200 persone tutti i lunedì. Però sono cose che fanno parte della cronaca: durano una giornata, un mese, sei mesi. E poi tutto va nel dimenticatoio. Solo tre eventi, in questi cinquant’anni, hanno fatto la Storia del paese: il primo è stato una rassegna culturale di oltre un mese che risale al 1978, organizzata dall’allora sindaco Romano Oldrini. Si trattava di una mostra d’arte moderna intitolata “Cara morte”, allestita al Chiostro di Voltorre e passata alla storia nazionale».

«Il secondo evento – continua Barion – fu una mia iniziativa, poi realizzata insieme ad altri nel 2009, ovvero l’Incoronazione della Madonna Addolorata con una corona d’oro e pietre preziose da parte dell’allora cardinale di Milano Dionigi Tettamanzi. L’idea entrò nella storia di Gavirate perché, per realizzare la corona, tutto il paese venne coinvolto nella raccolta di oro, grazie a una devozione che dura da tre secoli».

«Il terzo fatto da ricordare e poi passato alla storia fu Radio Gavirate, che ha lasciato veramente un segno: la partecipazione non era di gruppi ristretti e chiusi, ma comunitaria e aperta. C’erano giovani e anziani, gente di destra e di sinistra, studenti e pensionati. La radio raccontava la storia del paese: la storia passata, presente e futuribile. E, naturalmente, non mancavano molta musica e le dediche».

Il racconto di Pepe Del Torchio, ben introdotto dalle parole del fratello Don Luigi, è arricchito da immagini che possiamo dire storiche e si suddivide in 26 capitoli. Toccando le tante  sfaccettature di quell’avventura, i giovani amori e il grande desiderio di costruire qualcosa di grande, ci conduce sulle strade di Gavirate, nella storica sede della radio alla Cascina Clementina, e presenta il palinsesto innovativo e attuale messo a punto da quel gruppo di precursori.

Come racconta Barion, «nell’ambito di questa attività sono state realizzate alcune cose veramente incredibili. Una su tutte, Radio Club Gavirate è stata la prima radio o televisione libera in Lombardia che abbia realizzato una diretta del Consiglio Comunale. Allora, a Gavirate, per avere l’autorizzazione, sono intervenuti il Ministero dell’Interno e la Prefettura di Varese. Abbiamo fatto una cosa epocale. Ne parlarono i giornali di mezz’Italia. Poi si possono segnalare tante altre iniziative, come le feste in piazza e al Cinema Eden, i pranzi con 300 persone e l’idea di creare una bottiglia di Vino di Gavirate. Abbiamo anche raccolto qualche milione di lire per aiutare una bambina del paese che doveva subire un’intervento molto delicato in un’altra città. C’era una grande partecipazione: ecco perché la storia della radio è veramente una delle tre cose che ricordiamo!».

Sulle pagine de “L’ultimo sole” Pepe, tornando agli inizi della radio nel gennaio del ’77 scrive: “Chi sta leggendo, non conoscendo i palinsesti di quel periodo, non può neppure immaginare la superba qualità del lavoro di quel primo semestre. Trasmissioni ricche di idee, contenuti originali, fantasie giocose … come il superprogramma della domenica pomeriggio che coinvolgeva a turno tutti i ragazzi/e della radio”.

«Se la prima parte de “L’ultimo sole” è dedicata alla famiglia Del Torchio, una famiglia tradizionale, cattolica, ricca di grandi ideali e insegnamenti – prosegue Barion – e alla fine c’è l’amata Juventus, il resto del libro racconta tutta la storia della radio.

Gli incontri con Piero Chiara e Renato Guttuso. Quell’intervista di Claudio a Baglioni negli anni ’70, quando non era ancora famoso! Ospitammo anche Indro Montanelli. La mia rubrica settimanale si chiamava “Io e…”. Credo che siamo stati i primi a confrontare la stessa notizia su sei o sette quotidiani nell’appuntamento delle 10 del mattino! Pepe racconta tutto, anche di quando, a tre quarti dell’attività, miracolosamente è stato assegnato a Radio Gavirate il premio Dante Alighieri! Uno dei più prestigiosi riconoscimenti italiani conferiti in ambito culturale. Sono state fatte delle cose veramente eccezionali. ».

Il volume presenta tanti momenti intimi, come le dichiarazioni d’amore per la mamma Maria – mancata troppo giovane dalla vita dei suoi cari – e per il papà Battista, che si era speso per tutta la vita, lavorando lontano, per non far mancare nulla ai propri cari.


C’è il puntuale ricordo di tutti i compagni di questa entusiasmante avventura, anche per chi non c’è più e ora, magari, “trasmette da Radio Paradiso”.
E c’è soprattutto un enorme “grazie” per ogni collaboratore e ascoltatore di Radio Gavirate.

Ma poi è venuta la fine, aggiunge Barion: «La legge sull’emittenza locale è diventata delicata e la radio, che nel frattempo era diventata una cooperativa, ha dovuto chiudere per una serie di inghippi burocratici, oltre che per problemi economici. Tra l’86 e l’87, nonostante l’intervento favorevole del sindaco dell’epoca Oldrini, del prevosto Don Tiziano e di tanti altri per salvare la radio non ci fu nulla da fare”.

“Pepe Del Torchio, per ragioni familiari, è finito a risiedere in una cittadina dell’Equador con la moglie. – aggiunge Barion – Tenta di non tornare perché teme che dopo sarebbe troppo difficile andarsene un’altra volta. E’ riuscito a scrivere questo libro di memorie perché, essendo pensionato, ha avuto tempo di farlo quando non allenava i bambini a giocare a pallone!».

“La nostalgia mi prende alla gola quasi a soffocarmi – conclude infatti Del Torchio – cerco la radio, la compagnia amica di tanti momenti magici e sereni” e poi, tra parole intense, ecco la citazione di “My Way” di Frank Sinatra:
“Ho vissuto una vita piena, ho viaggiato su tutte le strade, … , ho fatto quello che dovevo fare, …, ho amato, ho riso e pianto, … , ho avuto le mie soddisfazioni e la mia dose di sconfitte, ma sempre alla mia maniera”.

Il libro “L’Ultimo sole” verrà presentato nella Sala Consiliare del Comune di Gavirate venerdì 22 giugno, alla presenza del Sindaco Alberio, del fratello dell’autore Don Luigi Del Torchio, del direttore editoriale di Radio Gavirate Roberto Luigi Barion e di alcuni dei Ragazzi di Rafio Gavirate.

Il volume “L’ultimo sole” di Giuseppe Del Torchio sarà disponibile la sera della presentazione, quindi si potrà acquistare rivolgendosi alla Pro Loco di Gavirate.

Chiara Ambrosioni

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