Renato Guttuso Archivi - ArteVarese.com https://www.artevarese.com/tag/renato-guttuso/ L'arte della provincia di Varese. Thu, 12 Dec 2019 08:52:08 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.3.5 https://www.artevarese.com/wp-content/uploads/2017/05/cropped-logo-1-150x150.png Renato Guttuso Archivi - ArteVarese.com https://www.artevarese.com/tag/renato-guttuso/ 32 32 Il naufragio ritrovato di Renato Guttuso https://www.artevarese.com/il-naufragio-ritrovato-di-renato-guttuso/ https://www.artevarese.com/il-naufragio-ritrovato-di-renato-guttuso/#respond Thu, 12 Dec 2019 08:45:34 +0000 https://www.artevarese.com/?p=53924 In contemporanea con la mostra grande mostra a Villa Mirabello, è esposta, fino al 19 gennaio, una vera chicca che contribuisce ad aumentare il valore artistico della mostra e dell’artista stesso presso la sede varesina di Banca Generali Private in piazzetta san Lorenzo, accanto alla Basilica di San Vittore. L’esposizione è in collaborazione con il […]

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In contemporanea con la mostra grande mostra a Villa Mirabello, è esposta, fino al 19 gennaio, una vera chicca che contribuisce ad aumentare il valore artistico della mostra e dell’artista stesso presso la sede varesina di Banca Generali Private in piazzetta san Lorenzo, accanto alla Basilica di San Vittore. L’esposizione è in collaborazione con il Comune di Varese, curata da Debora Ferrari e Luca Traini, con una presentazione critica anche di Serena Contini nella plaquette Trarari TIPI edizioni.

Si tratta di un’opera in collezione privata mai esposta al pubblico: “Naufragio” è un’opera in ceramica di grandi dimensioni, di particolare originalità per la potenza stilistica e il contenuto che esplica con grande forza evocativa l’importanza e il sostegno al lavoro umano. Luca Traini aggiunge: Una costante dell’arte di Guttuso è la partecipazione ai diversi aspetti della della sofferenza umana e alle forme di solidarietà che ne conseguono. Nel contesto di una natura, continuamente indagata ed evocata in profondo, che non è mai indifferente, anzi in profonda simbiosi con sentire dell’artista.

L’opera data 1950 è documentata nel catalogo generale di Guttuso a firma Enrico Crispolti realizzato nel 1983. Acquistata dall’allora presidente del Credito Varesino Ermanno Sacchi, raffigurato nel quadro simbolo della mostra di Villa Mirabello “Spes contra Spem” e successivamente acquisito da un collezionista che ora lo espone al grande pubblico e lo restituisce al mercato dell’arte.

Il quadro è rimasto sempre sul nostro territorio, tanto amato da Guttuso che qui organizzò, nella sua dimora di campagna a Velate, il suo studio dove per 26 anni più volte, nelle sue opere, fece emergere l’armonia tra la sua pittura e il paesaggio che lo circondava.

Debora Ferrari spiega: L’opera che è una ceramica in maiolica costituita da tre pannelli affiancati. Di grandi dimensioni (cm 63 x 123), ha una decorazione eseguita su smalto crudo con colori sottovernice e ricoperti da cristallina.

Rappresenta una scena di tempesta e naufragio con salvataggio: il dramma della è accentuato dalle pennellate delle onde e degli scogli, con l’aggiunta di verde e di ocra di pochi colori che conferiscono luce e speranza.

Questo capolavoro degli anni Cinquanta, passato nelle mani di collezionisti privati, viene finalmente restituito alla storia dell’arte e messo a disposizione della cittadinanza grazie al sostegno di Banca Generali Private. “Questo aspetto dei patrimoni privati di beni artistici è molto importante –aggiunge Daniela Parravano di Banca Generali Private di Varese– perché nel diritto dell’arte anche una proprietà privata contiene un senso civico pubblico e parlando di investimenti, l’arte e la cultura sono sempre importanti per la crescita di una società. Siamo felici di ospitare una presentazione così eccezionalmente unica. Vogliamo coinvolgere i nostri clienti e tutti gli appassionati di beni culturali in percorsi originali e fuori dagli schemi tradizionali di fruizione dell’arte”.

Cristina Pesaro

*foto di di Mara Azzimonti

Fino al 19 gennaio 2020

Banca Generali Private, piazzetta San Lorenzo, Varese

Visitabile in orari di apertura della filiale. Info 0332.294211.

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Già diecimila per Guttuso, ora largo ai giovani https://www.artevarese.com/gia-diecimila-per-guttuso-ora-largo-ai-giovani/ https://www.artevarese.com/gia-diecimila-per-guttuso-ora-largo-ai-giovani/#respond Wed, 16 Oct 2019 15:11:23 +0000 https://www.artevarese.com/?p=53162 Renato Guttuso ha tracciato la linea del realismo italiano, pennellando, con la sua calda mano mediterranea, i funerali del capo del comunismo italiano Palmiro Togliatti corpi di braccianti in lotta e camicie rosse garibaldine, masse di contadini, intenti a occupare le terre, e comizi di quartiere. Queste immagini, immortalate sui quadri cardine dell’arte sociale del […]

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Renato Guttuso ha tracciato la linea del realismo italiano, pennellando, con la sua calda mano mediterranea, i funerali del capo del comunismo italiano Palmiro Togliatti corpi di braccianti in lotta e camicie rosse garibaldine, masse di contadini, intenti a occupare le terre, e comizi di quartiere.
Queste immagini, immortalate sui quadri cardine dell’arte sociale del pittore di Bagheria, non sono presenti nelle sale di Villa Mirabello dove, dallo scorso mese di maggio, è in corso la mostra dedicata a Guttuso che, in cinque mesi, ha già fatto staccare più di diecimila biglietti.
Il percorso varesino, allestito con 25 dipinti in esposizione fino al 6 gennaio, verrà offerto gratuitamente agli studenti delle scuole medie, che saranno accompagnati nelle loro visite a Villa Mirabello da guide d’eccezione: i ragazzi che frequentano l’ultimo anno del liceo classico Ernesto Cairoli di Varese, come spiega Serena Contini, curatrice della mostra e anima dei musei civici.
È stato Salvatore Consolo, il preside del Cairoli, a occuparsi personalmente della preparazione degli studenti.
Il sindaco di Varese Davide Galimberti, superata quota diecimila visitatori, punta a far diventare protagonisti della mostra i giovani.

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Arte Sociale https://www.artevarese.com/arte-sociale/ https://www.artevarese.com/arte-sociale/#respond Mon, 10 Jun 2019 10:31:36 +0000 https://www.artevarese.com/?p=51149 di FILIPPO BRUSA Renato Guttuso ha tracciato la linea del realismo italiano, pennellando, con la sua calda mano mediterranea, corpi di braccianti in lotta e camice rosse garibaldine, masse di contadini, intenti a occupare le terre, e comizi di quartiere. Una chiara vocazione politica e una marcata impostazione ideologica connotano il Maestro di Bagheria, comunista, […]

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di FILIPPO BRUSA

Renato Guttuso ha tracciato la linea del realismo italiano, pennellando, con la sua calda mano mediterranea, corpi di braccianti in lotta e camice rosse garibaldine, masse di contadini, intenti a occupare le terre, e comizi di quartiere. Una chiara vocazione politica e una marcata impostazione ideologica connotano il Maestro di Bagheria, comunista, senatore della Repubblica dal 1976 al 1979 e autore del quadro-manifesto della sinistra italiana del secondo Novecento: i «Funerali di Togliatti».

Renato Guttuso
Funerali di Togliatti, 1972
tecnica mista su tavola
Collezione permanente MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna
Provenienza: Associazione Enrico Berlinguer (deposito permanente)
Foto: Matteo Monti, courtesy Istituzione Bologna Musei | MAMbo

PROSPETTIVA E ANACRONISMO

L’opera, profondamente corale, realizzata con tecnica mista su tavola nel 1972, per rendere omaggio al capo indiscusso del Pci, scomparso nel 1964, è custodita al Museo d’Arte Moderna di Bologna, nella sezione della collezione permanente denominata «Arte e ideologia». Il funerale, che si era svolto a Roma (a sinistra spicca il Colosseo, simbolo della città), è fuori dal tempo, immortalato iconicamente e narrato con evidente sfalsamento degli spazi e della prospettiva. Al centro, il cielo è infiammato, sulla destra, Renato Guttuso si autoritrae con il pugno alzato, mentre le bandiere, senza vento, assumono un ritmo astratto ma mantengono il colore rosso acceso, contrapponendosi, con forza, ai grigi e ai bianchi sui volti dei partecipanti: donne, uomini, contadini, operai, impiegati, emigrati, studenti, intellettuali, e tutte le personalità che hanno reso grande il movimento comunista, mescolate le une accanto alle altre in un abbraccio tra generazioni. Suggestivo anacronismo giustificato dalla certezza che le idee superano la morte e gli ideali sopravvivono agli uomini.

PATHOS E TECNICA LIBERA

Lo storico dell’arte Piergiovanni Castagnoli bollò l’opera come «una pura prestazione professionale in obbedienza al partito» salvo poi ricredersi e definire questo quadro manifesto «un dipinto dove c’è partecipazione affettiva, un pathos non dimostrabile in una formula, una regia sapiente, delle figure emblematiche – a partire da Lenin – che tornano come un’ossessione inserite in una tecnica libera capace di abbracciare il collage e il disegno a matita, in una sapiente costruzione dello spazio che si lascia guardare a lungo».

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Il quadro testamento di Guttuso: «Spes contra spem» https://www.artevarese.com/il-quadro-testamento-di-guttuso-spes-contra-spem/ https://www.artevarese.com/il-quadro-testamento-di-guttuso-spes-contra-spem/#respond Thu, 23 May 2019 10:21:57 +0000 https://www.artevarese.com/?p=50905 «Creare un nucleo stabile a Varese, per consentire ai giovani appassionati di avvicinarsi all’arte. E capirla». Con queste parole il critico Arturo Carlo Quintavalle ha inaugurato la mostra dedicata a Renato Guttuso, cittadino onorario di Varese dal 26 novembre 1983, che resterà aperta fino al 6 gennaio 2020. Dopo aver definito l’iniziativa «un momento elevato per […]

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«Creare un nucleo stabile a Varese, per consentire ai giovani appassionati di avvicinarsi all’arte. E capirla». Con queste parole il critico Arturo Carlo Quintavalle ha inaugurato la mostra dedicata a Renato Guttuso, cittadino onorario di Varese dal 26 novembre 1983, che resterà aperta fino al 6 gennaio 2020. Dopo aver definito l’iniziativa «un momento elevato per la città e per l’Italia intera», Quintavalle ha interpretato e spiegato «Spes contra spem», uno dei quadri più significativi dell’artista di Bagheria: «Il dipinto riassume la vita di Guttuso, la vita dei suoi amici, la morte che incombe e la speranza verso il futuro, rappresentato dalla giovane donna che spalanca la finestra».

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Renato Guttuso a Varese: il sogno di un pittore e di un collezionista https://www.artevarese.com/renato-guttuso-a-varese-il-sogno-di-un-pittore-e-di-un-collezionista/ https://www.artevarese.com/renato-guttuso-a-varese-il-sogno-di-un-pittore-e-di-un-collezionista/#respond Mon, 20 May 2019 12:03:33 +0000 https://www.artevarese.com/?p=50828 «Quanto sarebbe augurabile che il rapporto tra collezionista ed artista tornasse ad essere un rapporto di scelte, di rischio culturale, e di amore». Scriveva così, in una lettera del 1981, Renato Guttuso a Francesco Pellin, il collezionista che nella sua raccolta di opere ha esemplato un fondamentale arco della produzione pittorica del Maestro di Bagheria, […]

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«Quanto sarebbe augurabile che il rapporto tra collezionista ed artista tornasse ad essere un rapporto di scelte, di rischio culturale, e di amore».
Scriveva così, in una lettera del 1981, Renato Guttuso a Francesco Pellin, il collezionista che nella sua raccolta di opere ha esemplato un fondamentale arco della produzione pittorica del Maestro di Bagheria, cittadino onorario di Varese dal 26 novembre del 1983.
A 35 anni dalla prima mostra a Villa Mirabello, datata 1984, Guttuso torna a vivere nelle sede dei Musei Civici con 25 dipinti: quattro in prestito e 21 patrimonio della fondazione Francesco Pellin, in comodato d’uso, per dieci anni, con il Comune di Varese.
Adriana Pellin, vedova di Francesco, parla del rapporto fra il marito, collezionista d’altri tempi, e Guttuso e del sogno di una Fondazione, che coltivavano insieme e condividevano anche con Mimise, moglie di Renato.

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