Ricordiamo che Maurizio Cucchi ha esordito nel 1976 con Il disperso, seguito, sempre nello «Specchio», da Le meraviglie dell’acqua, Donna del gioco, Poesia della fonte, L’ultimo viaggio di Glenn, Per un secondo o un secolo, Vite pulviscolari, Malaspina, opere raccolte nel riassuntivo Oscar Poesie 1963-2015 (2016), seguito dai versi giovanili di Paradossalmente e con affanno (2017) e da Sindrome del distacco e tregua (2019). Con Stefano Giovanardi ha curato l’antologia Poeti italiani del secondo Novecento (1996 e 2004), ed è anche autore di alcuni romanzi. Tra i maggiori riconoscimenti, il premio Viareggio, il Montale e il Bagutta.

Giovedì 12 dicembre a Poetando potremo conoscerlo un po’ meglio, partendo dalla sua ultima pubblicazione “La scatola onirica”, nella collana Lo Specchio – Mondadori 2024

In questa sua nuova proposta poetica, c’è anche un rapporto diretto tra la parola e l’immagine; “Se Cucchi da sempre ci ha messo a parte della potenza evocativa del frammento, qui le sconnessioni si inabissano nel mistero contraddittorio della lingua, per giungere infine a un rapporto frontale tra immagine e parola, tra etica ed estetica, parafrasando l’anima di ogni opera rappresentata, che non è che il riflesso – spoglio di autoinganni – delle nostre vite”.

Sono 7 le costruzioni architettoniche del viaggio all’interno della Scatola Onirica e durante la puntata scopriremo un po’ meglio come Cucchi ha organizzato i suoi versi e la narrazione di quest’ultima opera poetica nella quale troviamo una riflessione filosofica e sociale, iniziata con il suo libro d’esordio e tutt’ora in divenire, con lo sguardo di un uomo calato nel suo tempo e nel suo territorio; uno sguardo distaccato e minimale che , nel suo incedere, tenta di tessere una tela tra sogno e realtà. 

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Ricordiamo che Irène e Amedeo hanno spesso collaborato insieme e che pochi mesi fa sono stati impegnati in un tour italiano di promozioni del loro lavoro poetico congiunto

Irène Duboeuf ha pubblicato diverse raccolte di poesia, in lingua francese; è presente in numerose riviste e antologie, sue poesie sono tradotte in italiano, spagnolo, catalano, arabo, romeno e cinese e pubblicate, in Italia, sul sito del Presidio Poetico APS e nelle riviste Poeti e Poesia, Le voci della luna, l’EstroVerso, nel quotidiano La Repubblica. I suoi versi hanno suscitato composizioni musicali: quelle di Bruno Lucenti (Francia), Alexander Papas (Grecia), Christian Romaric (Francia) e Luigi Carotenuto (Italia). 

Anelli scrive “La poesia della Dubœuf è ricca di sensi e sensibilità. È memorabile e cantabile, è ricca di colore, elegante, secondo la migliore tradizione della sua terra, obbediente al pascaliano esprit de finesse. Spirito che esprime una conoscenza che si tiene vicina alle ragioni della vita, vicina «ai moti dell’Anima» e del «Cuore», inteso come fuoco dell’interiorità dell’uomo e centro di irradiamento delle forze più nascoste della persona. Vi è inoltre in questi versi un senso vivo degli affetti e della natura, in un’unione stretta fra materiale e immateriale.”

Anelli ha scelto anche di farsi tradurre da Duboeuf, in particolare con il suo “Invernale e altre temperature”, ‘una esplorazione del mondo che’, come scrive Guido Conti, ‘diventa nelle sue mani il bastone del rabdomante che cerca la vita’.

Ricordiamo che Amedeo Anelli si occupa di poesia, filosofia, critica, teoria della Letteratura e d’Arte con numerose pubblicazioni. E traduttore dal russo di diversi volumi di poeti . Dal 1991, ha fondato e dirige la rivista internazionale di poesia e filosofia «Kamen’». È membro di diverse istituzioni nazionali ed internazionali. Nel 2021 ha curato per Mimesis l’edizione delle poesie di Roberto Rebora Poesie (1932-1991). Al Conservatorio Superiore di Parigi a maggio 2021 è stata eseguita la composizione per soprano e quattro strumenti (2021) di Alezxandre Jamar per Neve sognata su testi tratti da Neve pensata. Nel 2014 gli è stato conferito il Premio Barbarossa per la cultura.

I due autori, insieme a Poetando- in onda giovedì 5 dicembre alle 19,45 su Rete 55- leggeranno i loro testi e racconteranno del loro essere stati in viaggio in Italia, con la poesia internazionale.

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Toscano vive a Venezia, insegna Lingua Italiana presso l’Università Ca’ Foscari e collabora con altre università. Un’ampia parte del suo lavoro è dedicato allo studio di autrici donne, da cui nascono articoli, libri, incontri, spettacoli, corsi, conferenze, curatele. Molto l’impegno per la sua città, sia partecipando a trasmissioni radio e tv, sia attraverso la scrittura e la fotografia. Liriche, racconti e saggi sono rintracciabili in riviste e antologie. Suoi scatti fotografici sono apparsi in guide, giornali, manifesti, copertine di libri, mostre personali e collettive. Varie le esperienze radiofoniche e teatrali.

Anche lei quest’anno è stata al festival di Pordenone dove ha presentato, la raccolta “Cartografie” che rappresenta il suo settimo volume di poesie,

Ricordiamo che La Gialla è a cura di Alessandro Canzian, Roberto Cescon, Augusto Pivanti, Gian Mario Villalta.

In Cartografie il lettore è un ostaggio all’interno di un percorso che si dipana, dentro ai suoi versi. Come un cartografo e con lo sguardo del fotografo, Toscano interpreta il territorio in base alle sue conoscenze scientifiche, tecniche e artistiche finalizzate ad una rappresentazione veritiera anche se simbolica, delle città nelle quali ha vissuto e lavorato.

In particolare, entrando nella sua Venezia, si respira, si sentono gli odori tipici, ci si perde per poi ritrovarsi, si cammina nell’acqua alta e si sogna, quanto può essere onirica la città lagunare più affascinante e conosciuta del mondo?

Lo scopriamo domani, 14 novembre, per Poetando in Gialla, alle 19,45 su Rete55; qui il lancio al TG che dà un piccolo assaggio della chiacchierata.

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Nella puntata che va in onda il 31 ottobre, l’ospite sarà Beatrice Zerbini

Nel 2006, la bolognese Zerbini crea la pagina online di racconti tragicomici e di poesie “in comode rate”, che darà il nome alla silloge In comode rate. Poesie d’amore (interno Poesia, 2019 con prefazione di Alba donati). nel 2021 pubblica Mezze Stagioni (AnimaMundi) e l’anno successivo D’Amore (interno Poesia, con prefazione di Alberto Bertoni), opera poetica nella quale acquistano sempre più rilevanza i temi introspettivi dell’amore, del lutto e della cura tramite la psicoterapia.

Nel febbraio 2023, pubblica il suo primo albo, Padre nostro, illustrato da Sonia Maria Luce Possentini (Carthusia Edizioni); entrambe firmano, nell’ottobre dello stesso anno, l’albo illustrato Non avere paura (Carthusia Edizioni) e a giugno del 2024  C’era un’estate (AnimaMundi).

Anche Zerbini quest’anno è stata al festival di Pordenone dove ha presentato, nella collana Gialla ORO, di Samuele editore,  QUARANTADUE

E’ bene precisare che La Collana Gialla Oro, forte di un progetto di lunga durata capace di attrarre sempre più consensi critici, crede nella poesia che incarna le forme del nostro tempo in dialogo con i possibili futuri. Un luogo della parola dove Pordenonelegge e Samuele Editore propongono voci importanti con il desiderio di coltivare l’incontro di sguardi e di stagioni dove ascoltare il nostro stare nel vivo della lingua. 

Nel 2023 Zerbini, grazie all’incontro con Caterina Caselli, scrive per la Sugar Music un testo poetico, musicato da Riccardo Sinigallia e reso pubblico per la prima volta presso la Casa internazionale delle donne in occasione della presentazione romana della fondazione a sostegno delle donne e dei centri antiviolenza “Una nessuna Centomila”.

Nella puntata di giovedì, in onda su Rete55 alle 19,45, si potranno ascoltare alcune liriche tratte da Quarantadue.

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Nel 1998, ha curato la riedizione del “Supplemento Letterario del Mare”, il foglio italiano di Ezra Pound. 

Per Frammenti di nobili cose ha ricevuto ben due riconoscimenti dal premio internazionale Flaiano Poesia

Un questo suo ultimo volume di poesia, resta all’interno di un dettato dantesco, con echi petrarcheschi e visioni metafisiche che però sono anche tremendamente legati al reale, come ci si districa nelle 5 sessioni del volume?

Lo scopriremo questa sera, giovedì 12 settembre, alle 19,45 su Rete 55 – canale 88 del dig ter- o in diretta streaming su www.rete55.it

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Margherita Rimi è poetessa, medico e neuropsichiatra infantile, svolge da anni una attività di prima linea contro le violenze e gli abusi sui minori e a favore dei bambini portatori di handicap. Da questo lungo vissuto sul campo e dalle numerose testimonianze lette nasce la raccolta Le voci dei bambini – Poesie 2007-2017, edito da Mursia nel 2019.

In questo suo piccolo poema miriadi di giovani voci dolenti eppure lievi e coraggiose, si intrecciano fra loro e con quelle dei grandi – talvolta orchi, talvolta maghi – con cui si trovano a dover fare i conti ogni giorno. 

Il 6 aprile è andata in scena al Pacta Salone di Milano, grazie alla regia e all’interpretazione di Lorena Nocera  una prima milanese del libro di poesie LE VOCI DEI BAMBINI che con i suoi versi pone di fronte al grande tema dell’infanzia brutalmente violata e offesa.

Lo spettacolo  ci pone di fronte al grande tema dell’infanzia violata e offesa, ma anche a quella di ognuno di noi con le sue paure e i suoi mostri, il candore, l’eterna rincorsa a essere amati. Un’altra grande questione affrontata è quella della verità: la verità di chi siamo, delle nostre radici più nascoste, la verità di ciò che facciamo, dell’eventuale nostro coraggio.

La poesia di Rimi è piena di silenzio, intoccabile, chiama a un ascolto sensibile dei bambini e dei bambini che siamo stati. E’ una poesia unica e necessaria e come dice la stessa Nocera, già pronta per essere messa in scena.

Lo spettacolo è promosso dal Presidio Poetico di Tavazzano (MI)

Qui il lancio al TG di Rete 55 che prelude alla puntata di Poetando di oggi, 18 aprile alle 19,45 su Rete 55- Canale 88 del dig terr.

Ph Credits: Cristina Valla

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Granata è biografa e ghostwriter milanese, nel corso degli anni si è occupata di mettere nero su bianco parecchie vite di autori e autrici e poi ha pensato di pubblicare la sua conversazione con Roberto Mussapi all’interno della quale, insieme, hanno parlato della vita e delle opere poetiche di di questo grande autore italiano.

Mussapi, appunto, è poeta, saggista, narratore e traduttore e ha in comune con Silvia l’amore e la passione per il teatro e per la poesia, in particolare.

Durante la puntata ascolteremo alcune poesie dell’autore e in chiusura Mussapi  proporrà una poesia tratta dalla dal volume Le poesie, prefazione di Wole Soyinka, che porta un saggio introduttivo di Yves Bonnefoy, (Ponte alle Grazie, 2014).

Ore 19,45 del giorno 11 gennaio per la puntata completa, su Rete 55, qui il lancio introduttivo

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Una giornata intera nel nome della poesia: sarà quella di sabato 21 ottobre al Castello, dove dalle 9.30 alle 17.00 venticinque autori daranno vita a una kermesse di poesia, narrativa e performance.

L’iniziativa “Poeta? No, grazie”, organizzata dall’associazione Officine Letterarie in collaborazione con la Biblioteca Civica, prende le mosse da un dato di fatto incontrovertibile: la scarsa attenzione di cui godono oggi i poeti, e i letterati in genere, presso i mass media e le organizzazioni pubbliche e private in occasione dei grandi eventi.

A parlarne su Rete 55 per Poetando il poeta Giuseppe Carlo Airaghi che leggerà anche alcune sue poesie e insieme a Luisa Cozzi racconterà il suo sguardo poetico. Qui il lancio al TG che apre alla puntata di giovedì 19 ottobre alle 19,45 sul digitale terrestre (Canale 88)

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Lo psicopompo è una figura che svolge la funzione di accompagnare le anime dei morti nell’oltretomba e l’autrice, in questa sua ultima produzione, decide che questa figura può coincidere con quella dei dinosauri; ne escono delle mappe poetiche che verranno lette e commentate durante la serata.

Qui il lancio al TG che prelude alla puntata che va in onda su Rete 55, giovedì 5 ottobre alle 19.45; il canale del digitale terrestre è il numero 88.

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Qui il video lancio al TG che prelude alla puntata di questa sera prevista per le ore 20,00 su Rete55 – canale 88 del digitale terrestre.

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