wg art Archivi - ArteVarese.com https://www.artevarese.com/tag/wg-art/ L'arte della provincia di Varese. Thu, 26 Jul 2018 12:06:08 +0000 it-IT hourly 1 https://wordpress.org/?v=6.3.5 https://www.artevarese.com/wp-content/uploads/2017/05/cropped-logo-1-150x150.png wg art Archivi - ArteVarese.com https://www.artevarese.com/tag/wg-art/ 32 32 Borse, writer dallo stile eclettico https://www.artevarese.com/borse-writer-dallo-stile-eclettico/ https://www.artevarese.com/borse-writer-dallo-stile-eclettico/#respond Sun, 29 Jul 2018 06:00:09 +0000 https://www.artevarese.com/?p=46215 Tra i nomi che lavorano silenziosi sui muri di Varese vi è, tra i più noti, quello di Borse, per gli amici Andrea Borsetto. Classe 1979, Andrea Borsetto non è soltanto un writer, ma è anche illustratore, designer e creative director. DINN, la società internazionale di design con sede a Milano deve a lui la […]

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Tra i nomi che lavorano silenziosi sui muri di Varese vi è, tra i più noti, quello di Borse, per gli amici Andrea Borsetto.

Classe 1979, Andrea Borsetto non è soltanto un writer, ma è anche illustratore, designer e creative director. DINN, la società internazionale di design con sede a Milano deve a lui la sua fondazione e non poteva essere altrimenti, essendo nato in una famiglia di ingegneri e progettisti: la creatività è sempre stata uno dei punti cardine della sua quotidianità.

Ma se oggi il suo nome è ben conosciuto, il Borse si è avvicinato al mondo dell’arte urbana in età adulta, come lui stesso ci dice: “C’è sempre stata attrazione e curiosità, specie verso le tag, ma è soltanto dopo la laurea che ho cominciato a disegnare sui muri. Avendo poi sempre usufruito di spazi legali, grazie a festival e commissioni, mi è mancata tutta quella parte di pittura illegale che, di norma, è parte del background artistico di molti miei amici e colleghi.”

Dai muri di Varese a quelli di buona parte del nord Italia, dove il writer si è destreggiato con il proprio operato, connubio di stili diversi. Si, perché lo stile di Borse è particolare e si adatta a qualsiasi tipo di supporto e a qualsiasi tecnica come un crescendo di sperimentazioni: dal muro al foglio, dalla china allo spray.

Un notevole contrasto che si può subito scorgere, ad esempio, tra le sue opere esposte a Caldana nella mostra “Sguardo sull’arte urbana” ed alcune colonnine elettriche realizzate in Varese tramite il concorso indetto da WG ART e la galleria Punto sull’Arte.

“Se dovessi scegliere una parola per descrivere il mio stile, sceglierei: eclettico. Una parola che unisce tante cose diverse dalle ambientazioni di tipo realistico alla grafica fino al lettering.” E se lo stile è eclettico, anche le fonti d’ispirazione attorno all’artista sono molteplici “Per l’ispirazione dipende dal disegno e dal lavoro che devo realizzare. Certo è che mi piace molto la scuola tedesca, per quanto riguarda i graffiti, per la loro tecnica pulita, precisa, con lavori che abbracciano quasi il vettoriale. Grande fonte d’ispirazione è poi il mondo dei fumetti, lo adoro, specie la Disney e Cavazzano.”

Arte urbana che incontra la grafica.

Arte urbana e paesaggio.

Attimi quotidiani, progetti.

Arte urbana che si mischia ad altri supporti, li incontra, li fa propri.

Arte urbana su strada e nella rete, dove Borse sfoggia le sue qualità e mostra il suo mondo con opere vecchie e nuove.

“Le mie opere sono ben visibili online, sulla mia pagina Instagram (@ilborse)” dice Andrea “ma se qualcuno volesse vederne qualcuna dal vivo gli direi di iniziare dai sottopassi varesini nei pressi di viale Europa”

 

Ileana Trovarelli

 

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Stralci di Street Art a Varese e provincia https://www.artevarese.com/stralci-di-street-art-a-varese-e-provincia/ https://www.artevarese.com/stralci-di-street-art-a-varese-e-provincia/#respond Mon, 11 Jun 2018 16:40:29 +0000 https://www.artevarese.com/?p=45508 Muri concessi, muri privati, muri liberi, zone autogestite, palazzi, centraline. Sono solo alcuni dei supporti dove regna la street art, dove i graffiti prendono vita. Varese e la sua provincia ospitano un quantitativo notevole di opere e, se si volesse intraprendere un tour per questa rete museale urbana a cielo aperto, molti sono gli artisti […]

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Muri concessi, muri privati, muri liberi, zone autogestite, palazzi, centraline. Sono solo alcuni dei supporti dove regna la street art, dove i graffiti prendono vita.

Varese e la sua provincia ospitano un quantitativo notevole di opere e, se si volesse intraprendere un tour per questa rete museale urbana a cielo aperto, molti sono gli artisti che ci accompagnerebbero.

Il tour riguarderebbe non soltanto le zone industriali o i luoghi dismessi ma, se imparassimo ad alzare gli occhi dai nostri smartphone, ci accorgeremmo che anche nel centro cittadino, in luoghi in cui non penseremmo mai, l’arte urbana è sempre dietro l’angolo.

Un esempio è proprio la città di Varese che in via Robbioni, a pochi passi dal Comune, ospita opere di Seacreative, Melì e  JooWasHere della Howler Monkey Cru, di notevoli dimensioni. Alcune di queste ornano i muri di Substrato, il locale che ha da poco riaperto i battenti grazie ad Ileana Moretti dell’Associazione Wgart e che per cultura, idee artistiche e street art spezza una lancia in favore e, se all’esterno i nomi citati prima la fanno da padrone, all’interno spicca un’opera di Ravo Mattoni, il writer che insegna la storia dell’arte sui muri.

Altre opere di Ravo e Seacreative sono presenti presso il sottopassaggio che conduce al centro commerciale Belforte, mentre se si vuole uscire dal tessuto urbano, rimanendo comunque in provincia di Varese, Ravo Mattoni allieta la vista dei passanti  con le sue riproduzioni caravaggesche e non a Leggiuno e ad Angera, mentre Seacreative ha da poco realizzato dei murales presso la biblioteca di Ponte Tresa.

Lo stadio di calcio del Varese è in altro dei punti da prendere in considerazione quando si parla di street art locale, lungo il suo perimetro si scorgono opere di writer più o meno noti, come Pao con uno dei suoi pinguini e le scritte gotiche di Ste&Anna; per non parlare poi dei sottopassaggi delle stazioni e di quelli sotto viale Europa o delle colonnine elettriche che hanno preso colore ultimamente, dipingendo la città come fosse una grande tela.

Esistono, poi, i luoghi abbandonati, quelli che un tempo erano il motore dell’industria, quelli che ospitavano migliaia di operai e che oggi rimangono in balia di ruggine e vegetazione. È qui che i writer danno il meglio di sé, utilizzando questi come veri, propri e personali art studios.  È qui che si respira l’odore della vernice, dove si possono scorgere non soltanto i lavori finiti, ma anche qualche schizzo preparatorio, un modo in più per conoscere le anime dietro lo spray.

 

 

Le fornaci di Caldè, la cartiera di Cairate, il centro sociale Telos di Saronno, sono solo alcuni di questi luoghi, dove i muri sembrano anche trovare una sorta di dialogo tra loro, come si scorge tra quelli di Busto Arsizio e  Saronno.

“Sogna, ma non dormire” dice il primo.

“Si crea, non si ricalca” il secondo.

Perché le cinta urbane raccolgono stralci di una vita frenetica , rappresentanti di un’arte che prima urla contro al cielo, incosciente del tempo che le rimane perché un minuto dopo potrebbe essere sparita.

Ileana Trovarelli

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Cabine d’Arte https://www.artevarese.com/cabine-darte/ https://www.artevarese.com/cabine-darte/#respond Thu, 07 Jun 2018 11:53:08 +0000 https://www.artevarese.com/?p=45464 Varese – Questa sera, 7 giugno, dalle 18 alle 21 alla Galleria Punto sull’Arte a Varese – Casbeno è in programma il Vernissage della mostra CABINEd’ARTE – I Edizione. La mostra è il punto conclusivo del progetto sulla decorazione artistica delle cabine semaforiche nato grazie alla collaborazione tra la Galleria Punto sull’Arte, il Comune di Varese e l’Associazione […]

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Varese – Questa sera, 7 giugno, dalle 18 alle 21 alla Galleria Punto sull’Arte a Varese – Casbeno è in programma il Vernissage della mostra CABINEd’ARTE – I Edizione.

La mostra è il punto conclusivo del progetto sulla decorazione artistica delle cabine semaforiche nato grazie alla collaborazione tra la Galleria Punto sull’Arte, il Comune di Varese e l’Associazione Wg Art sul tema: “Varese, tra giardini, laghi e monti”.
Le cabine semaforiche, da elementi anonimi all’interno dello spazio urbano, sono state elevate a tele d’ artista e affrontate con differenti tecniche e prospettive dagli artisti in gara.

Attraverso una votazione on-line sono state raccolte più di 4.200 preferenze e sono stati nominati 3 vincitori che saranno ora i protagonisti della mostra finale in galleria: Andrea Borsetto detto Il Borse, Luca Sten Barachetti e Gioele Bertin.
Insieme a loro, anche tutti gli altri partecipanti presenteranno un’opera unica realizzata su carta appositamente per l’evento e legata al progetto di decorazione delle cabine semaforiche.
Un catalogo illustrativo dell’intero progetto artistico comprensivo delle immagini di tutte le cabine realizzate sarà inoltre presentato nel corso della serata.

Elenco di tutti i partecipanti: Erika Baggini, Gioele Bertin, Fausto Bianchi, Alessio Bolognesi, Cecilia Castelli, Erre.D.E. (Riccardo Degli Emili), Davide Ferro, Francesca Galli, Il Borse (Andrea Borsetto), Kler (Marco Clerici), Antonella Lelli, Daniela Lumastro, Francesca Melina, Giorgia Oldano, PeterHide 311065 (Franco Crugnola), Refreshink (Giovanni Magnoli), Raffaele Riccioli, Davide Saibene, SeaCreative (Fabrizio Sarti), Spa-Bmb (Enrico De Carlo), Ste-marta (Marta Salvi), Sten (Luca Barachetti), Tanayaki (Giacomo De Giorgi), Tiziana Terrana, Luigi Vine Semeraro, Yux (Pier Ugo Giorgini) e 3Vetro (Enrico Matteo Zanini).

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Quattro giorni di Live Painting a Varese https://www.artevarese.com/quattro-giorni-di-live-painting-a-varese/ https://www.artevarese.com/quattro-giorni-di-live-painting-a-varese/#respond Thu, 24 May 2018 10:47:06 +0000 https://www.artevarese.com/?p=45237 Il progetto URBAN CANVAS promosso dall’associazione Wg Art.it in collaborazione con il Comune di Varese, ospita da mercoledì 23 a sabato 26 maggio, alla rotonda Gaggianello, l’artista GIOELE BERTIN insieme a FRANCESCA MELINA della Howler Monkey Cru. Questa tappa è stata fortemente voluta dalla Galleria PUNTO SULL’ARTE, che collabora come organizzatore e sponsor a questa […]

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Il progetto URBAN CANVAS promosso dall’associazione Wg Art.it in collaborazione con il Comune di Varese, ospita da mercoledì 23 a sabato 26 maggio, alla rotonda Gaggianello, l’artista GIOELE BERTIN insieme a FRANCESCA MELINA della Howler Monkey Cru.

Questa tappa è stata fortemente voluta dalla Galleria PUNTO SULL’ARTE, che collabora come organizzatore e sponsor a questa fase del  progetto in quanto GIOELE BERTIN è stato il vincitore del Premio Speciale Galleria PUNTO SULL’ARTE, riconosciuto in occasione della Prima Edizione del Premio “Be Natural Be Wild”, Concorso Nazionale di Pittura 2017 dedicato alla natura presentato in occasione del Festival “Selvatica” di Biella.

Contemporaneamente al live painting la Galleria PUNTO SULL’ARTE avrà in esposizione nelle sale di Viale Sant’Antonio alcune opere di GIOELE BERTIN.

La Howler Monkey Cru nasce nel 2015 dal tentativo di due artisti biellesi, Gioele Bertin (JOO) e Francesca Melina (MELI’), di portare le proprie opere in strada. Si avvicinano all’arte urbana inizialmente puntando a una riqualificazione nello specifico del patrimonio industriale biellese e, successivamente, sperimentando processi di coinvolgimento e partecipazione sociale. Obiettivo comune ai due artisti è la sensibilizzazione nei confronti dei loro concittadini riguardo al significato e alle potenzialità dell’arte urbana. Sviluppano quindi vari generi di percorsi per mettere direttamente all’opera coloro che vivono le varie realtà in cui intervengono.

I primi contatti con l’ambiente dell’arte urbana sono stati resi possibili dalla collaborazione attiva con il FAI (Fondo Ambiente Italiano) Giovani di Biella. Proprio durante le Giornate di Primavera infatti, hanno realizzato due opere murarie sulle pareti di una delle tante fabbriche dismesse del biellese che oggi ospita Teatrando, associazione ricerca e spettacolo.

In seguito a questo primo contatto si è sviluppato il progetto FAW, Fai Art Wall, che ha visto il coinvolgimento del Lanificio Fratelli Botto a Miagliano. A seguito di un percorso con chi oggi attualmente ha rimesso in funzione la fabbrica, ispirandosi alla storia plurisecolare del complesso, hanno ideato “Le Tre Sorelle”. Andando a rigenerare una parete della fabbrica e l’area verde ad essa antistante, hanno iniziato la duratura collaborazione con un Colorificio presente sul territorio specializzato nel trattare prodotti specifici utilizzati per interventi su edifici storici nel rispetto dell’ambiente e finalizzati alla salvaguardia del muro.

Uno degli elementi fondamentali per lo sviluppo delle opere è da sempre stata l’attenzione nell’utilizzo di materiali eco-compatibili a causa anche dell’influenza esercitata dalla Fondazione Pistoletto con cui da anni i due artisti collaborano.

Una delle prime collaborazioni è stata con l’Istituto G. & Q. Sella di Biella dove hanno sviluppato un percorso con gli studenti che ha portato all’elaborazione di alcuni bozzetti a partire da riflessioni sull’ambiente scuola. Successivamente questi sono stati realizzati dai ragazzi sulle pareti esterne dell’edificio con l’aiuto e la supervisione della crew.

Altro progetto che ha visto il coinvolgimento di un plesso scolastico del territorio, è stato il Progetto COLORE svoltosi nel 2017 in collaborazione con l’Istituto Comprensivo di Mongrando. Seguendo un iter simile, sono stati effettuati una serie di incontri con le classi terze al fine di sensibilizzare i ragazzi e trarre degli spunti per la realizzazione dell’opera da una serie di esercizi di scrittura creativa svolti. La realizzazione dell’opera ha visto il coinvolgimento attivo della cittadinanza che ha aderito con entusiasmo nella fase pratica del progetto.

La Howler Monkey Cru infatti, ha da sempre cercato di favorire tutte le collaborazioni che si profilavano all’orizzonte raccogliendo così l’adesione di alcuni membri che attualmente lavorano ancora attivamente nello sviluppo dei progetti.

I progetti sopracitati sono solo alcuni e i più importati svolti dalla fondazione della crew ad oggi. Lo sviluppo e la pianificazione di interventi professionali minori, pubblici e privati, è quotidiana e coinvolge tutto il territorio regionale puntando a un sempre maggiore ampliamento.

Ad oggi, hanno collaborato al progetto URBAN CANVAS i seguenti artisti : Urbansolid, Kraser, Domenico Romeo, AleSenso, Carmine Bellucci, Mr.Fijodor, Corn79, Centina, DissensoCognitivo, 108, Eleuro, Refreshink, Il Borse, Mr.Wany, Giorgio Bartocci, Giulio Vesprini, 1010, Etnik, Luigi Vine Semeraro, Never crew, Seacreative, Andrea Ravo Mattoni, Bosoletti, James Kalinda, Colectivo Licuado, David de la Mano.

Oltre a dipingere sui muri della città, la maggior parte di loro ha esposto durante la mostra “Disegni Urbani” al Castello di Masnago di Varese.

 

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