Lo spettacolo mette a confronto due anime della grande guerra, da una parte quella semplice di Pietro, pacifista, un contadino legato a un'epoca che è destinata a scomparire: il mondo degli imperi, le terre ancora di fatto "feudali" con i padroni mitizzati e una nobiltà ancora presente nelle campagne dei primi del novecento, una società che verrà cancellata dal primo conflitto mondiale.
Dall'altra l'anima del poeta Giuseppe Ungaretti ritratto nel momento più impetuoso e contraddittorio della sua vita, la giovinezza e la scelta di arruolarsi volontario per combattere sul Carso contro gli asburgici.