La valigia dell’attore – Mercoledì 2 febbraio Giovanni Ardemagni accenderà le luci della sala del Teatro Grassi di Tradate per iniziare un percorso aperto a tutti, purché maggiorenni: si tratta infatti di un corso di venti lezioni pensato per dare i primi rudimenti di un’arte antica come l’uomo.
Il corso fa parte della nuova proposta culturale fatta dalla sala cittadina per tentare un rilancio dopo aver fronteggiato il pericolo della chiusura definitiva e della demolizione. "Il Paolo Grassi sta cercando di ricominciare: da un lato vengono proposte serate di cabaret e dall’altro si cerca di programmare un’attività diversa per cui mi è stato chiesto di iniziare un corso di teatro" così racconta l’attore varesino, spiegando il motivo d’esordio di questa nuova esperienza. Il teatro può essere anche terapeutico, guidando alla scoperta di un mondo interiore che spesso viene mascherato da limiti che noi stessi ci imponiamo, spesso causati da troppa timidezza o incapacità di avere un rapporto rilassato con il nostro corpo.
In principio fu l’abbraccio – "La prima cosa che chiedo ai miei allievi è di abbracciarsi" prosegue Ardemagni "anch’io quando ho cominciato a fare teatro ho scoperto di avere dei grandi limiti nell’uso del corpo: non andavo mai oltre la stretta di mano, la pacca sulla spalla, mi accorgevo che questi freni erano anche un limite nella piena capacità di rapportarmi con gli altri". Freni che, se rimossi attraverso una educazione teatrale, possono portare a sapersi esibire sul palco, quello reale del teatro e quello metaforico della vita. Il corso ha una cadenza settimanale, ogni lezione dura due ore: per informazioni potete consultare la pagina Facebook del Teatro.
Al Teatro Paolo Grassi di Tradate un corso insegna a prendere confidenza con il palco, con la parola e con il proprio corpo, alla riscoperta dell’interiorità attraverso la "cassetta degli attrezzi" dell’attore.