Milano – E’ auspicabile varcare le soglie degli spazi all’interno di Pirelli Hangar Bicocca, entro i quali si ergono le installazioni di Cerith Wyn Evans elidere i confini, se mai ce ne siano, tra emotività e ragione al fine di permettere alle due entità una libera e liberatoria confluenza.
Sono le Navate ad accogliere la più grande mostra mai realizzata da Cerith Wyn Evans “…the Illuminating Gas” a cura di Roberta Tenconi e Vicente Todoli.
Dopo gli esordi come film maker, dagli anni ’70 in poi Evans (Llanelli, Galles, regno Unito, 1958, vive e lavora a Londra) si dedica alla realizzazione di sculture utilizzando materiali effimeri e transitori quali luci e suoni.
Il lavoro in mostra si focalizza nello specifico sulla sensibilità percettiva dei visitatori.
Il suono accompagna la mente al pari di un mantra straniante tale da indurre i presenti a calarsi in un contesto spazio-temporale affinché lo sguardo si lasci condurre, osservando le luci al neon sospese nel vuoto, in uno stato di sognante ipnotismo.
E’ il trionfo della fantasia, un po’ folle, un po’ onirica e perché no, giocosamente infantile.
Uno straordinario mondo dei balocchi, entro il quale si potrebbero ipotizzare nuove avventure di Pinocchio.
Gli scarabocchi luminosi di Wyn Evans inducono percorrenze visive entro le quali è straordinario non trovare il bandolo della matassa e poco importa, poiché il gioco consiste nel non imporsi di scorgere la trama iniziale e tanto meno la via d’uscita.
Cerith Wyn Evans – “…the illuminating Gas” – Pirelli Hangar Bicocca, Via Chiesa 2. Fino al 26 luglio. Orario: venerdì – domenica 10,30-20,30
Mauro Bianchini