Milano – Gli scatti della fotografa, attrice e attivista italiana Tina Modotti al Mudec. Un centinaio di scatti (stampe originali ai sali d’argento degli anni ’70), oltre a lettere, documenti e video che permettono al pubblico di conoscere e avvicinarsi a questo spirito libero che attraversò miseria e fama, arte e passione politica, arresti e persecuzioni, suscitando grande ammirazione.

La Modotti, ha lasciato un’impronta indelebile nella storia. Nel panorama artistico della fotografia contemporanea i suoi celebri scatti, simbolo di una donna emancipata e moderna, testimoniano il suo impegno sociale e sono presenti nelle collezioni dei più importanti musei del mondo. Nata a Udine nel 1896, poverissima fu costretta, per ragioni economiche agli inizi del XX secolo, a emigrare, prima in America e poi in Messico (suo Paese d’azione).

Avrebbe potuto seguire la carriera di attrice, sfruttando la sua rara bellezza ma al benessere preferì scegliere la libertà che la portò verso lo studio e l’approfondimento delle sue innate doti artistiche, espresse appunto attraverso la fotografia e l’impegno civile soprattutto in Messico dove divenne un’ icona. Ben presto la sua fama oltrepassò i confini delle Americhe fino a raggiungere la scena artistica mondiale.

Durante la sua breve vita, (morì a soli 46 anni) con il compagno Vittorio Vidali, si impegnò in prima linea per un’umanità più libera e giusta, per portare soccorso alle vittime civili di conflitti come la Guerra di Spagna. A causa delle sue attività antifasciste e della morte prematura non potè tornare nella sua amata terra natale. Quando mancò, la sera del 5 gennaio 1942 per un’infarto, in un taxi, dopo una cena trascorsa in compagnia di Vidali e degli amici, alcuni artisti le testimoniaro stima. Tra questi Picasso, Rafael Alberti e Pablo Neruda che le dedicò una poesia successivamenti incisa sulla sua tomba. Le circostanze di quella morte sembrarono da subito poco chiare e di fatto pare che ancora oggi le perplessità restano.

Nella vita, la passionaria Tina Modotti fu anche modella e fotografa ufficiale del movimento muralista messicano di cui faceva parte Diego Rivera grazie al quale, nel 1928, conobbe l’artista Frida Kahlo. Il rapporto tra questi tre grandi protagonisti dell’arte messicana fu molto discusso. L’amicizia di Tina con Frida si rivelò qualcosa di più profondo di un semplice sodalizio artistico. Oltre a una grande sensibilità, erano unite dalla lotta politica e dall’amore per la terra messicana.

La mostra al Mudec inserita nell’ambito del palinsesto dedicato a “I talenti delle done”, prosegue negli spazi espositivi di via Tortona, sino al  7 novembre. Orari: da martedì a domenica: 10-19.30; giovedì fino alle 22.30.

E.F.