Due passioni: l'arte e i viaggi – Dopo aver toccato diverse sedi della nostra provincia la mostra del ceramista e scultore Tino Sartori arriva anche a Gallarate alla galleria IncontrArti presso Il Melo.
La passione per la terra refrattaria si abbina da sempre alla professione principale dell'autore samaratese, quella di architetto. Alla logica matematica e al rigore del disegno dei progetti si affiancano l'inventiva e la libertà delle forme nate dalla manipolazione dell'argilla. Nella mostra gallaratese ritroviamo anche gli influssi dei suoi lunghi viaggi fatti in più parti del mondo, in zone spesso disagiate.
Dal 1982 hanno inizio i viaggi di Sartori che fanno tappa in diversi paesi dell'America Latina, dell'Africa e dell'Oriente a volte come semplice turista, a volte per svolgere iniziative di cooperazione allo sviluppo. Grazie anche a questi viaggi e venendo a contatto con culture molto interessanti, Sartori approfondisce gli studi sulla ceramica precolombiana incas (Perù), marajoara (Brasile) e del Nicaragua.
Sguardo rivolto al mondo – L'influsso di culture diverse, l'apertura mentale dell'artista, la curiosità e la passione per l'arte si traducono in opere singolari che ci riportano idealmente alle figure archetipe rilette in chiave moderna. E all'arte si aggiunge anche l'impegno sociale. Sartori infatti nel 1992 ha partecipato alla fondazione di Talamuro, un movimento artistico internazionale il cui fine principale è quello di utilizzare l'arte per abbellire ed umanizzare l'ambiente, rendendolo pedagogicamente vivo.
Nella mostra ad IncontrArti l'artista ripropone il medesimo gruppo di opere già esposte a Tradate e a Somma: "Alla galleria del Melo – spiega l'autore – sono esposte una trentina di pannelli in ceramica policroma di circa 200 x 60 centimetri ciascuna, disposte in verticale ed in orizzontale. Sono presenti, inoltre, sculture, vasi e scritti che accompagnano la visita e permettono di meglio comprendere il percorso svolto".
La parola all'artista – "Le mani che modellano l'argilla affidano alla terra un forte valore simbolico. L'elemento rimanda all'essenzialità, al primitivo, ad un'appartenenza fisica e culturale. Creare delle forme coincide con il modellare, far scaturire, liberare i significati che la terra contiene" spiega Sartori. L'amore per il materiale è espresso così dall'artista: "Quando si apre il forno è sempre uno stupore vedere il lavoro svolto dal fuoco, visibile nella trasformazione fisica e cromatica avvenuta nella materia che rende l'opera unica nella sua forma e storia. L'argilla è un incontro con l'essenzialità e il primordiale dove, al di fuori di ogni velleità, la semplicità e la poesia riescono ad esibire l'autenticità del vivere".
Dalla terra alla forma
mostra di Tino Sartori
fino al 6 febbraio
Galleria d'arte Il Melo,
via Magenta 3 – Gallarate
Tutti i giorni dalle 16 alle 19
Tel. 0331.708.224 o 0331.776.083 – Fax: 0331.708.217
e-mail: udm@melo.it – sito web: www.melo.it