Varese – Cinque gigantesche immagini del regista e fotografo tedesco Wim Wenders tornano in esposizione a Villa Panza. Fino al 12 maggio, negli spazi della Scuderia piccola dell’edificio, sarà possibile ammirare il ciclo di scatti realizzati dall’artista all’indomani dell’11 settembre del 2001, che ritraggono Ground Zero con le macerie ancora fumanti.
Una preghiera per immagini, un monito contro la violenza del terrorismo e la suggestiva, potente visione di un dramma collettivo, che oggi come allora, purtroppo, interessa e coinvolge tutti.
L’opera è stata donata dal regista e da sua moglie Donata Wenders al FAI nel 2015, a seguito della sua esposizione a Villa Panza, intitolata “Wim Wenders. AMERICA” dedicata a rappresentare la sua visione, di artista europeo affascinato dall’America. Così come Giuseppe Panza di Biumo, che dalla fine degli anni Cinquanta, visitando l’America, rimase affascinato da quella terra di spazi immensi, di natura e di luce, di colori e di contrasti, che giovani artisti allora sconosciuti, oggi maestri, stavano esprimendo nelle nuove forme dell’arte: con lungimirante intuito e profonda sensibilità ne comprò le opere, dando inizio alla sua eccezionale collezione, nota in tutto il mondo, diffusa nei più grandi musei internazionali, ma pienamente rappresentata nella sua casa, sul Colle di Biumo, a Varese.
Le immagini di Wenders sono una testimonianza storica eccezionale, perché l’artista, fingendosi assistente dell’unico fotografo incaricato dal Comune di New York, fu il solo a poter scattare altre immagini dell’area altrimenti off-limits a così pochi giorni dalla tragedia.
E’ una visione artistica di grande suggestione, che allarga lo sguardo senza perdere il crudo dettaglio e scardina la percezione di quelle rovine immortalandone perfino il fascino: la potenza della luce che penetra tra le macerie e induce alla speranza per il futuro, per l’umanità.