Saint-Paul-de-Vance – Come per un musicista è fondamentale la cadenza del tòcco e il rispetto della cadenza ritmica cosi l’opera di Niele Toroni è simile alle regole che governano una composizione musicale, dove la successione dei segni-forma rispettano le dimensioni della superficie sulla quale sono stati scanditi. In tale misura Niele Toroni crea le sue armonie di tratto come su uno spartito privo di pentagramma.
A rendere omaggio all’artista svizzero concorre la personale “864 impronte di n. 50 pannellate ripetute a intervalli regolari di 30 cm.” in corso alla Fondation CAB di Saint-Paul-de-Vance .
Nato nel 1937 a Muralto in Svizzera, in giovane età si trasferisce a Parigi dove fonda il gruppo BMPT teso a teorizzare percorrenze tra l’arte concettuale e il minimalismo.
L’esaustivo titolo della mostra definisce a pieno la sua azione pittorica cadenzata da una gestualità meditata e governata da rigore matematico.
Il susseguirsi di tratti apparentemente simili gli uni agli altri mette in atto nel visitatore un esercizio percettivo che a distanze differenti rende possibili distinte logiche analitiche liberando calibrate percorrenze visive.
Seguendo la modulazione delle pennellate si potrà avvertire come quel gesto porti alla gestualità di un direttore d’orchestra teso a regolare la corretta esecuzione di un brano musicale, ma lasciandosi andare ci si può calare nelle vesti di Pollicino intento a comprendere l’itinerario della sua destinazione finale.
Niele Toroni – “864 impronte di n. 50 pennellate ripetute a intervalli regolari di 30 cm.” – Saint-Paul-de-Vance – Fondation CAB, Chemin des Trious. Fino al 29 ottobre. Orario: lunedì-domenica 10-18
Mauro Bianchini