Sono passati molti anni dall’ultima mostra che Milano ha dedicato ad Arturo Tosi e questa esposizione, in cui sono presenti opere fondamentali dell’artista, è un importante testimonianza della grandezza dei due artisti.

La mostra segue un percorso che va di pari passo con la sua vita: inizia dalla pittura giovanile passando attraverso gli sbalorditivi nudi “alcoolici” del 1895, testimonianza che l’artista aveva sviluppato una piena libertà espressiva con caratteristiche cromatiche particolari tanto che il colore si scorpora dal disegno, fino ad arrivare alle opere degli anni venti e trenta, di cui fanno parte i Paesaggi e le famose Nature morte. Inoltre sono esposti alcuni preziosi acquarelli, gli unici superstiti all’incendio appiccato da alcuni vandali allo studio dell’artista, avvenuto nel 1944.
Di fianco alle opere di Tosi troviamo quelle del suo amico e compagno di strada Mario Sironi, con cui condivise l’esperienza del Novecento Italiano. Di Sironi sono esposte, tra le altre opere, una serie di carte e inchiostri, testimonianze del lavoro impegnato dell’artista, che vanno dalle famose tavole per la rivista “Il Montello”, rivista di trincea le cui tavole sono state dipinte mentre l’artista si trovava al fronte nel 1918, alle illustrazioni per “Il Popolo d’Italia” fino alle maestose figure degli anni venti.
Nell’ambito di questa mostra giovedì 11 gennaio alle ore 18 la galleria VS Arte a Milano ospita la presentazione del volume “Arturo Tosi e il Novecento. Lettere dall’Archivio dell’artista pubblicato dalla casa editrice Sillabe e curato da Elena Pontiggia.
Arturo Tosi (Busto Arsizio, 1871 – Milano,

1956) è stato uno dei protagonisti della pittura italiana del Novecento. Durante la giovinezza passò un periodo caratterizzato dalla scelta di rappresentare segni e simboli grafici anziché figure e utilizzava, dandogli particolare importanza, materiali diversi a cui conferiva valore autonomo; periodo che fu da lui stesso definito “periodo alcoolico. Superata questa fase aderisce al Novecento Italiano, fondato nel 1922 da Sironi, Funi e altri artisti, riuniti intorno al critico Margherita Sarfatti.
La sua pennellata fluida e pastosa ci riporta ad una scuola pittorica che dal Fontanesi arriva fino alla Scapigliatura, unita però ad un forte senso della sintesi e ad una salda struttura architettonica, nel suo caso mutuata da Cézanne. Nel 1931 vince il Premio di Pittura alla Quadriennale di Roma e di lui si interessano i maggiori critici, da Waldemar George (che nel 1933 pubblica a Parigi una sua importante monografia) ad Argan, da Carrieri a Savinio.

Mario Sironi nasce a Sassari nel 1885 e nel 1886 si trasferisce con la famiglia a Roma. Aderisce al futurismo nel 1913, dopo aver frequentato importanti personalità come Balla, Boccioni e Severini. Allo scoppio della guerra combatte al fronte e, una volta tornato alla vita normale, nel 1919, si trasferisce a Milano e dipinge i primi paesaggi urbani: forme potenti e sintetiche, di ispirazione classica, segnate però da una drammaticità moderna. Si avvicina intanto al fascismo. Nel 1922 è tra i fondatori del Novecento Italiano, movimento a cui, come abbiamo visto, aderisce anche l’amico Arturo Tosi, sempre riuniti intorno al critico Margherita Sarfatti.
Negli anni Trenta Sironi si concentra soprattutto sulla grande pittura murale, eseguendo numerose opere monumentali ma i tempi di pace non sono ancora arrivati: nel 1943 aderisce alla Repubblica di Salò e il 25 aprile riesce a salvarsi dall’essere fucilato solo grazie all’intervento di Gianni Rodari. Nel 1948 perde la figlia Rossana, che si uccide diciottenne mentre lui morirà Milano nel 1961.
La galleria VS Arte apre nel 2017 grazie alla passione dei due fondatori, Vincenzo Panza e Samantha Ceccardi, per l’arte e il collezionismo. Vincenzo Panza vanta una trentennale esperienza nel management di aziende multinazionali e Samantha Ceccardi è attiva da oltre vent’anni nell’organizzazione di eventi e grandi manifestazioni.
VS Arte è una nuova realtà che unisce cultura e dinamiche dell’economia e ha la fortuna di poterlo fare in un luogo unico, quello di Appiani Arte per Immagini, il cui prestigio è legato al nome del noto gallerista e mecenate Alfredo Paglione, la cui galleria è stata il punto di riferimento per tutti i più grandi artisti del panorama nazionale e internazionale del ‘900. Ha ospitato maestri affermati e grandi figure dell’arte internazionale tra cui possiamo citare Picasso e qui hanno avuto origine i lavori di importanti letterati, musicisti, intellettuali di grande spessore: uno tra tutti Giuseppe Ungaretti. Un’unione speciale, quella creatasi in questo luogo, tra arte e poesia che ha dato vita a una atmosfera rara, fruttuosa e creativa che VS Arte intende proseguire.
Al centro delle attività di VS Arte emergono la tutela, la gestione e la valorizzazione di opere d’arte, la promozione e la diffusione dell’arte contemporanea e il suo sviluppo in Italia e all’estero.
Mostra Tosi e Sironi: due maestri, due amici
VS Arte, via Appiani 1 – 20121 Milano
fino al 20 gennaio 2018
Presentazione volume giovedì 11 gennaio 2018, ore 18
Orari dal martedì al sabato, ore 15.30 – 19.30
Ingresso libero
Info pubblico Tel. +39 335 8004220 – info@vsarte.it – www.vsarte.it