Legnano – Le opere di Annalisa Mitrano che compongono la personale “Tra Eros e Thanatos. La palingenesi della vita è tellurica”, a cura di Gaetano delli Santi, ospitata a Palazzo Leone da Perego dall’11 ottobre (con inaugurazione alle 18), vanno oltre a una lettura oggettiva; trascendono il visibile concentrando la loro essenza in un focus che diviene elemento simbolico.
La dinamica della percorrenza di fogli, quando si tratta di poesie o di parti solide, nel merito scultoreo, poste le une accanto alle altre conferisce alle distinte espressività una assoluta compiutezza.
Annalisa Mitrano ha il dono delle lievità, non appesantisce i suoi lavori, non satura le forme invadendo gli spazi; lavora per sottrazione, e più le sue opere raggiungono valori assoluti più appare evidente la comunione tra Annalisa artista plastica e Annalisa poetessa.
Versi animati dalla continuità della cadenza metrica.
Opere e poesie concentrano nelle distinte compiutezze un unico valore connotativo.
In tale misura si colgono assonanze tra alcune trame presenti sulla materia il susseguirsi delle voci nella scrittura, poiché anche in essa si concentra parola e segno.
Risulterebbe interessante vedere la prima stesura di un testo poetico, così come il bozzetto di una scultura al fine di scorgere la scintilla dell’ispirazione, la tensione emotiva, un certo grado di inquietudine, sino ai passaggi che portano all’opera compiuta.
Una parola accanto all’altra, una parte di materia accostata alla successiva conferiscono luce propria a ogni elemento il cui unico fine è l’armonia totale.
Annalisa Mitrano – “Tra Eros e Thanatos. La palingenesi della vita è tellurica”. Inaugurazione venerdì 11 settembre ore 18. Legnano – Palazzo Leone da Perego, Via Mons. E. Girardelli 10. Fino al 3 dicembre, orari: sabato-domenica e festivi 10-12.30/15-19.
Mauro Bianchini