Siamo agli sgoccioli – Venerdì alle ore 21.00, nella della Basilica di San Vittore di Varese, andrà in scena lo spettacolo di Giovanni Testori "Interrogatorio a Maria", tappa finale della rassegna teatrale "Tra Sacro e Sacromonte".
A dare vita al testo il gruppo vocale "Simple Ensemble" con il Coro Verdemar.
Artevarese.com ha intervistato Andrea Chiodi, regista e organizzatore del lungo cartellone che ha portato grandi nomi come Massimo Popolizio e Alessandro Preziosi sulla cima del Sacro Monte di Varese.
Interrogatorio a Maria – "Lo spettacolo di venerdì ha un valore particolare: l’idea era quella di chiudere con Testori a cui il Sacro Monte era caro" esordisce così il giovane regista varesino, spiegando il perché delle scelte che lo hanno portato a definire un calendario così ricco di grandi nomi e di significati simbolici.
"Mesi fa, girando l’Italia per cercare idee per la rassegna, sono incappato in questo gruppo di ragazzi – una settantina, tra cui due di Varese – che facevano l’ "Interrogatorio a Maria" come l’avrebbe pensato proprio Testori: eseguito cioè da giovani, da studenti. Lo spettacolo in basilica sarà proprio così: ci sarà un grandissimo coro che accompagnerà sei ragazzi che reciteranno i testi dell’ "Interrogario".
L’altro obiettivo centrato è quello del legame con la figura di Maria, così continua il regista: "mi pareva perfetto era chiudere una stagione come quella del Sacro Monte con uno spettacolo dedicato alla figura della madonna, perché il Sacro Monte le è legato indissolubilmente".
Legami con la Chiesa – "Il terzo elemento" continua Andrea Chiodi "era la possibilità che questa rassegna, nata l’anno scorso, fosse utile alla Chiesa di Varese, come momento per cogliere alcuni spunti di meditazione: per questo abbiamo voluto che si finisse proprio in basilica".
Lo spettacolo è pensato proprio come un oratorio: ci saranno i ragazzi che reciteranno il testo, il coro che canterà alcuni brani presi dalla tradizione popolare e legati alla figura di Maria e, infine, gli attori.
Un testo che va a chiudere una lunga rassegna che ha avuto sempre un grande successo di pubblico, nonostante alcuni appuntamento abbiano subito i flagelli del brutto tempo e si siano dovuti svolgere all’interno del Santuario di Santa Maria del Monte, Andrea Chiodi: "nonostante il tempo la gente si è presentata. Questo significa che il pubblico ha voglia di vedere e sentire dei testi che non sono per forza testi "religiosi": anche se la stagione ha a cuore il tema del sacro è soprattutto il tema della domanda quello che risalta, è una stagione che vuole arrivare a tutti, tanto è vero che abbiamo aperto con Alessandro Preziosi, un attore davvero popolare".
Una nuova perla per il Sacro Monte – Fondazione Paolo VI, che ha voluto la rassegna, pare aver fatto un’ottima scelta nella direzione di impreziosire l’immagine del monumento, continua il regista: "credo che la Fondazione Paolo VI abbia proprio visto lontano e io sono felice di averli aiutati ed essere con loro in questa avventura. E’ certamente un modo di valorizzare il Sacro Monte: tantissima gente ne parla, vorrebbe fare grandi cose e poi nessuno fa mai niente: nel momento in cui cominci a fare una cosa, invece di averli dalla tua parte te li trovi spesso contro. E’ la sindrome di chi vuole coltivare ognuno un piccolo orticello, che impedisce di crescere".
E per il futuro? "La speranza" confessa Andrea Chiodi, "dopo la chiusura non strettamente teatrale, quest’anno, il 23 dicembre con il presepe vivente in basilica, è che la stagione si possa aprire davvero al mondo: l’anno prossimo ci si vuole confrontare con realtà straniere e con il Festival di San Miniato. Vedremo come andrà."
Ultima tappa "teatrale" per la lunga marcia che approda alla Basilica di San Vittore con "Interrogatorio a Maria" di Giovanni Testori.