"Tra terra e cielo" è la mostra che prenderà vita negli ambienti dell'antico monastero di Cairate, dal 1 al 16 ottobre.
L'ispirazione per questa mostra, racconta l'artista Silvana Brandi, "è arrivata rivisitando dopo lungo tempo il monastero, luogo ricco di fascino per la sua storia e la natura intorno. Passo dopo passo, durante la visita tra le sale, lungo il chiostro, i giardini esterni ho iniziato a percepire delle sensazioni e non ho potuto fare a meno di sedermi e ascoltare fino in fondo l'invito di quel richiamo silenzioso".
Silvana Brandi è uno dei rari esempi di versatilità artistica. Un mosaico di sensazioni, emozioni, desideri, pensieri, resto positivamente sorprendente della notevole ecletticità del suo lavoro, in grado di spaziare efficacemente dalla pittura all'illustrazione alla resina.
"Il percorso creativo della mostra è nato semplicemente guardandomi intorno, sollevando gli occhi al cielo tra i rami e le cortecce, a naso in su tra le mura affrescate, passeggiando nel chiostro. Seduta ad ascoltare la natura e quella storia, a spasso nel tempo, ho capito che proprio da quel luogo partiva il mio racconto. Tornata allo studio ho cercato di esternare con bozzetti e parole quelle voci che ancora mi parlavano, rivivendo le sensazioni avute tra quelle mura. E poi, con mia sorpresa, non solo ho pensato in maniera virtuale ciò che avevo percepito al monastero, ma il tutto si è concretizzato iniziando a usare gli strumenti a me più compatibili: colori e pennelli sulla tela. La corteccia è stato il materiale successivo adatto a rivelare quelle sensazioni provate, perché urgeva la necessità di usare la materia così come l'avevo sentita 'naturalmente'. La corteccia è intesa come una pelle, che protegge, avvolge e rafforza l'albero e che, plasmandosi, si adatta e si trasforma ciclicamente alle stagioni in divenire, per sopravvivere".
Un percorso artistico che trae la sua ispirazione direttamente dalla natura: "La natura è una grande fonte di energia e ricchezza, che parla se si ha il desiderio di ascoltare sensibilmente. E ho cercato di completare la nuova ispirazione creativa, dopo aver ragionato su cortecce, carta, colori, integrando con una tecnica di pittura attuale, quella cha fa parte del mio quotidiano, la resina, materiale versatile e affascinante. Così è nato il felice connubio tra natura (corteccia) e tecnologia (resina) a raccontare le memorie vissute, che avevo sicuramente già incontrato da qualche parte, senza ascoltarle veramente, come quando mi sono seduta a pensare al monastero. Quella voce silenziosa iniziale ha trovato la materia giusta per manifestarsi, concretizzandosi attraverso il mio lavoro, con la “mia materia e i miei colori” ".
Mi auguro che questa esposizione possa far pensare a quanta positività abbiamo intorno, ad accompagnarci quotidianamente, che non sempre riusciamo ad apprezzare, se non quando ci fermiamo e raccogliamo le voci della natura e della storia che ci appartiene.

"Tra terra e cielo"
1 – 16 ottobre 2016
Monastero di Cairate
Inaugurazione 2 ottobre, ore 11:30