La costante tutela sul territorio, alla base dei lavori in cui l'Ufficio dei Beni culturali è stato impegnato negli ultimi anni, ha portato ad interventi mirati come quello che ha interessato a Muralto l'area del Park Hotel.
Qui negli anni Ottanta fu organizzato un intervento di scavo durabte alcuni lavori nell'area dell'hotel e, visto l'interesse archeologico della zona, si rese necessario il controllo archeologico.
Gli scavi hanno portato alla luce un complesso abitato la cui frequentazione comincia dall'epoca romana e rimane, seppure con modifiche di funzione, fino al secolo VI d.C. La zona si presentava naturalmente terrazzata e l'insediamento umano si concentrò nella terrazza superiore, con la necropoli, e nel terrazzo inferiore con l'abitato vero e proprio.
Il passaggio dal mondo romano all'Altomedioevo è segnato dalle tracce di un vasto incendio. A quel punto fu frequentata soprattutto la necropoli e il mausoleo presente fu trasformati in chiesa, secondo un fenomeno comune nel mondo tardo-antico.
Un'altra zona di scavo ha messo in evidenza un complesso probabilmente a funzione commerciale, un emporio con spazi per depositi. Qui nel tempo, nel II sec.d.C., si installarono attività produttive, per il vetro e i metalli e soprattutto si impiantò un complesso termale che sfruttava un edificio precedente.
Questo ritrovamento si inserisce nel quadro delle informazioni relative alla zona di Locarno, nota soprattutto per i ritrovamenti di necropoli, che testimoni nei primi secoli d.C. una forte antropizzazione e più tardi, una precoce cristianizzazione della zona. Si può parlare così di un vicus, cioè di un villaggio, posto in una zona di confluenza di diverse vallate.