Irriverente e divertente – Stufi del politicamente corretto? Dall’America è arrivato il musical che fa per voi. L’happy ending c’è, non si scappa, ma il resto dello spettacolo è un divertente susseguirsi di "sfighe" (per dirla come nell’originale) comuni alle nuove generazioni. L’Avenue Q, via periferica di città dove gli affitti sono più abbordabili del centro, è l’ambientazione dell’intreccio di storie che coinvolge attori e pupazzi. Lo spettacolo non è iniziato da molto, e già dal palco si canta "siamo tutti un pò razzisti" e gli attori strizzano l’occhio (e a tratti puntano scherzosamente il dito) proprio alla platea. E, da qui, si susseguono canzoni e motivetti orecchiabili sul
Un colpo di spugna all’ipocrisia del benpensante, e sul palco salgono pupazzi stressati dalla pornografia su internet, dalla non dichiarata omosessualità, dal non vedere cosa sarà la vita dopo l’università. Come icona dei perdenti (a cui, però, è rimasto il sorriso sulle labbra) un attore (che nel caso italiano è un’attrice, Maria Dolores Diaz) che recita nel ruolo di Gary Coleman, il piccolo Arnold del noto telefilm americano, caduto poi in disgrazia economica. Si canta insieme ad attori in carne ed ossa e pupazzi pelosi, grazie ad una band sempre visibile dagli spettatori, dietro i vetri del primo piano di Avenue Q.
Dopo Bologna, Roma, Milano e Genova, anche il Teatro Condominio Vittorio Gassman di Gallarate ha avuto la sua data per il musical più irreverente d’America, che tornerà in primavera nella nostra città, al Teatro Apollonio di Varese con un due spettacoli successivi.
I numeri di "Avenue Q" – Le musiche originali (così come il soggetto e il musical stesso) hanno ricevuto 3 Tony Awards. Ma non sono solo questi i numeri incredibili di "Avenue Q"
Pupazzi ed attori insieme sul palco per raccontare i problemi quotidiani di neolaureati alle prese con le difficoltà di lavoro, soldi e sessualità. Lo spettacolo è ambientato in Anenue Q, già ribattezzata la Via della Sfiga.
Il politicamente corretto viene abbandonato, ma resta il lieto fine. Lo spettacolo coinvolge pupazzi ed attori che raccontano i problemi quotidiani che abbiamo tutti,