L'accordo di programma – Una segreteria tecnica in grado di interfacciarsi periodicamente con interlocutori politici ai più alti livelli regionali, provinciali e cittadini. Questo il primo passo stabilito nell'ambito dell'accordo di programma chiesto a gran voce da Provincia di Varese, Camera di Commercio e amministrazione civica varesina alla Regione Lombardia, per dare maggior peso al processo di trasformazione della città in senso turistico, culturale e congressuale.
Ville Ponti, pivot – Dunque un comitato, una sorta di cabina di regia che da qui al 31 marzo 2008, sarà al lavoro per presentare poi i termini di un progetto che coinvolgerà un'area concentrica strategica per la città: epicentro il colle di Biumo con il polo congressuale di Ville Ponti, ma anche Villa Panza, con il contorno di altri giardini di natura privata; a scendere poi verso il comparto dell'Ippodromo dove Villa Recalcati mette a disposizione del progetto la palazzina ex Apt, di recente ereditata, fino a risalire verso il Montello, dove il comune di Varese può esibire, ufficialmente dal 18 dicembre, la favolosa Villa Mylius.
I vertici – L'atto di insediamento ufficiale del comitato per l'accordo di programma e la nomina di una segreteria tecnica è avvenuto nella giornata di lunedì 10 dicembre, presso lo Spazio Regione del capoluogo, presenti l'assessore regionale Raffaele Cattaneo, in rappresentanza del presidente Roberto Formigoni, dai vertici di Camera di Commercio, dall'assessore Claudia Colombo per Villa Recalcati e dal sindaco Attilio Fontana.
Il Pacc – Proprio da questi ultimi tre enti, nel giugno scorso era partita verso il Pirellone la richiesta per un'concorso' di forze a quanto da qualche anno si sta muovendo per la promozione turistica e congressuale della città. Con un obiettivo ulteriore, dichiarato: la concretizzazione di un vero e proprio Polo Artistico-Culturale-Congressuale. La risposta si manifesta nel tardo ottobre scorso con la deliberazione con cui la Giunta Regionale promuove l'ipotesi di lavoro e da adito alla creazione di un comitato di cui faranno parte i tre enti politici, l'ente camerale e il Fai, in quanto soggetto direttamente interessato al progetto.
Infrastrutture ma non solo – "Nel momento in cui si sta ridisegnando la futura Varese, dal punto di vista infrastrutturale, l'accordo è un segno dell'interesse generale l'identità storica di questa città, che non vogliamo cancellare ma anzi rivalutare" spiega Cattaneo, respingendo le obiezioni mosse ai piani urbanistici. "Il centro congressuale delle Ville Ponti ha quasi cinquant'anni, è giunta l'ora di ripensarlo strategicamente". Concorda il presidente di Camera di Commericio, Bruno Amoroso: "Un piano che sarà utile non solo alle Ville Ponti o a Biumo, ma a tutta la città".
L'interesse del Fai – "Tutte i grandi centri hanno almeno una villa storica, un parco, come fiore all'occhiello – insiste il sindaco Fontana – Varese ne vanta invece diverse, di grande importanza architettonica e storica. Ecco perché è fondamentale creare una rete, un percorso di valorizzazione comune". Del tavolo tecnico farà parte anche il Fai "che ha espressamente manifestato – ricorda il segretario di Camera di Commercio Mauro Temperelli – un profondo interesse per l'iniziativa" ma non verrà nemmeno escluso il parere importante della Soprintendenza.
A primavera i progetti – Dei contenuti ancora non si è parlato. Sarò compito della segreteria tecnica, da subito all'opera, mettere nero su bianco le ipotesi sin qui portate in dote e focalizzarne la fattibilità per poi presentare il conto all'inizio della primavera prossima. "Abbiamo tante idee – ribadisce Fontana – su come dare un quadro di compiuta realizzazione al Pacc, si tratta da oggi di identificare i migliori progetti".