Vivace e trasversale – Un crescendo: poderoso, sin qui senza vedere come e quando l'ascesa sul mercato dell'arte possa interrompersi. Il valore delle opere di Lucio Fontana è da qualche anno a questa parte uno delle certezze dell'arte italiana al cospetto dei collezionisti. Solo dal 1995 a oggi i passaggi in asta sono stati poco meno di tremila, con una percentuale del venduto che sfiora l'80%; ghiotto di conseguenza è l'interesse della maggiori case d'asta internazionali, da Sotheby a Cristhie, dalla prestigiosi francesi, Piasa, Artcurial Briest Le Fur Poulain F. Tajan e Cornette de Saint-Cyre di Parigi, alle giapponesi Shinwa Art Auction e Mallet Japan di Tokyo, dalla tedesca Ketterer Kunst di Amburgo, così come nelle principali fiere d'arte nel vecchio e nel nuovo mondo. Presenze che certificano la vivacità e la trasversalità globale dell'interesse per il lavoro del 'gaucho'.
L'opus ragionato – Qualche altro indizio: dopo una lunga rincorsa, nel 2000, le opere di Fontana sfondano la soglia anche psicologica del milione di euro a tela. Un valore che, da allora, è stato superato circa una cinquantina di volte, con esempi recenti, recentissimi di veri e proprii exploit tra Londra, New York e Milano.
Una ascesi che molto deve al prezioso lavoro di
catalogazione, identificazione e protezione del suo corpus, portato avanti negli ultimi anni dalla Fondazione a lui intitolata e promossa dalla moglie Teresita Fontana e dalla dedizione critica che proprio l'anno scorso ha portato ad una terza, nuova edizione del Catalogo Generale, a cura del fidato Enrico Crispolti.
Tra un Bacon e un Rothko da record – Per dire: nel 2005, l'opera intitolata "Concetto spaziale", del 1954, è stata venduta alla cifra di 706.118 euro. Presso la casa d'aste Finarte di Milano, alla fine del 2007, "Concetto Spaziale, Attesa" (1958/1960) è battuto per 650 mila euro. Una cifra destinata a raddoppiare pochi mesi dopo: "Concetto Spaziale" del 1955, una splendida tecnica mista su tela, è stato aggiudicato nella sede milanese di Sotheby per la cifra di 1.320.250 euro. Anche la Fiera di settore più importante sul territorio italiano, quella di Bologna, nella più recente edizione, ha visto passare tra un Warhol, un Bacon e un Rothko da record, anche un "Concetto spaziale" del 1965, venduto per 3,6 milioni di euro.
Portagonista a Sotheby – Ma il percorso netto più clamoroso è quello che si è verificato nel corso del 2008: a gennaio da Christie a Londra, "Concetto spaziale,
Attesa", stimato tra i 3,5 e i 5,5 milioni di sterline, è stato aggiudicato nell'asta Post-War and Contemporary Art a 6.740.500 sterline, pari a 9.018.789 euro. Sempre a Londra, però sponda Sotheby, il 27 febbraio scorso, "Concetto Spaziale, La Fine di Dio" eseguito nel 1963, presentato con una stima compresa tra i 4,5 e 5,5 milioni di sterline, è stato aggiudicato a 10.324.500 sterline, un valore strabiliante, pari a circa 13,5 milioni di euro, record assoluto per l'artista italo-argentino.
Anche la Pillola vale oro – A conferma del trend che sta trasformando in oro i suoi polimaterici su tela, focalizzati intorno al gesto di rottura del taglio o del buco, arrivano poi in seguito notizie confortanti anche nel merito della scultura fontaniana.
"Concetto spaziale, pillola", una scultura uovo del 1967, è stata aggiudicata di recente per 100.000 euro circa. C'è solo da immaginare che l'annunciato Catalogo Ragionato dell'opera grafica, a cura della Fondazione, sia un ulteriore passo verso altri exploit tra i collezionisti.