Come un alfabeto concepito per iniziati, le folate composte da controllati moti di pennello, paiono indicare laici sincretismi seguendo i quali è possibile abbracciare le ampie spazialità poste al loro fianco, quasi a definire un lento movimento.
Un magma pensoso, meditativo, composto da minima materia: impasto necessario affinché le cose nel loro farsi e procedere non si sfaldino.
Così Vicentini nella continuità di “Jamais” raggiunge ampia successione di toni per una compiutezza lirica e profonda mossa da correnti intime dove lo scopo rende compiuta un’idea e palpabile un’emozione.
L’insieme di altre opere su carta fissate alla parete da un minimo supporto, paiono dire come un artista non operi solo per sé, ma soprattutto per altri.
Quei fogli, volando altrove, mossi da folate lievi e inquiete, suoneranno come messaggi rivolti a destinatari sconosciuti, che quelle dinamiche faranno proprie leggendo in esse orientamenti verso nuovi percorsi, verso nuove promesse, poiché ogni promessa è vita.
Giorgio Vicentini – Milano, Studio d’Arte del lauro, Via Mosè Bianchi 60: fino al 18 gennaio. Orari: martedì-giovedì 10-14/16-19
Mauro Bianchini