Se non andiamo errati l'ultimo significativo appuntamento culturale promosso dall'associazione Varesevive fu il concerto di Giorgio Gaslini nel 2005. Da allora il sodalizio culturale sorto per volontà di Giuseppe Redaelli, patron de La Tipografica Varesina, nel 2003, aveva tralasciato di imprimere il suo segno nelle vicende culturali della città, così come era iscritto nel suo stesso dna.
Questo sorta di letargo sembra stia per finire. La mostra che si inaugura a Villa Mirabello, Carte d'artista, ospite d'onore uno dei massimi interpreti del genere, l'editore Egidio Fiorin e le sue splendide creature firmate dai più importanti artisti visivi degli ultimi cinquant'anni, è solo l'antipasto di un programa prossimo venturo che segna il risveglio di grandi ambizioni in occasione dell'ottantesimo compleanno di Lativa, cui l'associazione è per natura legata.
Il vero coup de théâtre, a rivelarlo è Antonio Bandirali, un po' il braccio operativo dell'associazione, sarà molto probabilmente una "ostensione": quella di un Caravaggio, di cui si garantisce naturalmente l'autenticità, periziato, di un privato collezionista che potrebbe essere collocato al Castello di Masnago e lì esposto in anteprima pubblicamente alla stregua di come lo fu la Dama con l'ermellino, poche stagioni fa.
L'altra iniziativa cui Varesevive si sta dedicando è un progetto di eco internazionale che intende coinvolgere le accademie d'arte di tutto il mondo. "Nell'era di internet e della comunicazione veloce, noi vogliamo celebrare il libro – spiega Bandirali – stiamo mettendo a punto un bando che invieremo a tutte le accademie italiane e straniere. A quanti parteciperanno invieremo una tavoletta in legno di 20×20 cm. Vogliamo tornare alla manualità dell'arte".
Su questa tavoletta i giovani artisti dovranno esprimere la loro idea di libro. Come rappresentare oggi un libro. I migliori centocinquanta lavori, selezionati da una giuria, garantita di alto profilo, verranno esposti anch'essi l'anno prossimo al Castello di Masnago o in altri spazi della città. "E' la prima edizione – annuncia Bandirali – della Triennale d'arte grafica di Varese". La coordinatrice dell'ambizioso progetto sarà Federica De Molli, varesina, laureata in filosofia, un master in corso in Comunicazione dei beni culturali a Lugano.
Infine, lo stesso Bandirali è direttamente al lavoro con l'ex direttore dei Musei Civici di Varese, Silvano Colombo per un nuovo volume-ricerca, letterario e fotografico – le immagini sono dello stesso Bandirali – dedicato ad aspetti inediti e sconosciuti del Barocco.