Milano – Ogni ispirazione che trae origine dal pensiero di un artista è un sogno, sia di natura diurna sia di provenienza onirica.
In tale spazio immaginativo tutto è possibile, anche che Tullio Pericoli possa avere “fatto un sogno in cui Giacometti e Kafka si incontravano”.
Da questa magia ha preso vita un percorso, è il caso di affermarlo, in quanto nei disegni che animano la mostra “Un digiunatore di Franz Kafka”, in corso alla Galleria Anna Maria Consadori, appare l’homme qui marche di Giacometti.
La personale origina dalla versione disegnata per l’editore Adelphi nel giugno di quest’anno, del racconto di Kafka “Un digiunatore”.
Le 150 opere in mostra traducono con elegante segno e attraverso l’intensità della sintesi, l’anima narrativa della storia.
Il mondo circense entro il quale il personaggio kafkiano articola la sua presenza, traccia percorrenze spaziali le cui valenze tendono a definire una condizione esistenziale dove i confini mutuano le loro differenti essenze tra sospensione temporale e oggettività degli accadimenti.
Certo, una cosa va detta, stemperando la tensione narrativa e aprendo all’ironia, solo Tullio Pericoli con tòcco sagace è riuscito e mettere in gabbia l’homme qui marche, in bilico tra la sua minimale figura e la fragilità delle sbarre che lo attorniano.
Tullio Pericoli – “Un digiunatore di Franz Kafka” – Milano – Galleria Anna Maria Consadori, Via Brera 2. Fino al 19 novembre 2022. Orari: martedì-sabato 10-13/15-19
Mauro Bianchini