Busto Arsizio – Sono gli ultimi giorni di agosto, una manciata di ore con una grazia tutta particolare dovuta forse a quella luce azzurra e piena di mistero che accarezza ogni cosa e che nessun altro periodo dell’anno possiede. Un’atmosfera unica che ci rende inclini, alla vigilia della ripresa, a bilanci e riflessioni sull’anno appena trascorso e non solo. Per non cedere alla malinconia di questi giorni consigliamo una lettura piena di ottimismo, leggera e, allo stesso tempo, mai banale. Vale la pena riprendere questo libro, che non è certo una novità letteraria, per scivolare senza peso sulla fine delle vacanze e planare delicatamente, sorridendo, sulla quotidianità, spesso routinaria, che ci attende, con l’idea che in ogni momento possiamo cambiare la nostra vita.
Un libro tradotto in trenta lingue diverse
Premiato nel 2009 come “ Miglior libro dell’anno”, Il centenario che saltò dalla finestra e scomparve ha venduto migliaia di copie ed è stato tradotto in trenta lingue diverse. Il segreto di tanto successo sta nella vicenda di Allan Karlsson, un solo apparentemente innocuo vecchietto, che il giorno del suo centesimo compleanno salta dalla finestra, un vero e proprio salto verso la libertà per fuggire indisturbato dalla casa di riposo dove è in corso di preparazione la festa per i suoi cento anni. Una vicenda umana, la sua, che, oltre ad essere un inno alla libertà dai condizionamenti di ogni genere, va di pari passo con gli avvenimenti della Storia che ha caratterizzato il secolo breve.
Cento anni e non sentirli
Tra un bicchiere di acquavite e una carica di esplosivo si ride spesso, praticamente ad ogni riga, e si scopre come Allan abbia vissuto incredibili avventure a fianco degli uomini più potenti del Novecento, influenzandone comportamenti e decisioni. Nonostante l’intreccio della narrazione non sia per nulla banale, la lettura risulta sempre leggera e coinvolgente: dall’inizio alla fine, in un continuo alternarsi di equivoci grotteschi, si è travolti dall’esuberante vitalità di Allan e dei suoi amici di fuga. Allan e gli altrettanto surreali personaggi che gli fanno compagnia in questa esilarante avventura ci piacciono tanto perchè in fondo, ma non troppo, incarnano i sogni di ognuno di noi che spesso siamo ingabbiati in vite piene di vincoli e costrizioni.
Una chance per tutti
Questo centenario irriverente non fa che dirci che se si ha voglia di rischiare un poco e di mettersi in gioco il destino regala chance a tutti, vecchi e giovani, offrendo milioni di occasioni per vivere incontri preziosi e avventure magiche. Consigliato per esorcizzare la paura della vecchiaia e della morte e prezioso nel caso si abbia bisogno di una sana iniezione di ottimismo.
Pär-Ola Jonas Jonasson, nato Per Ola Jonasson (Växjö, 6 luglio 1961), è un giornalista e scrittore svedese che ha vissuto per un certo periodo anche in Italia, a Ponte Tresa.
Il centenario che saltò dalla finestra e scomparve, pubblicato nel 2009, “Miglior libro dell’anno 2009” in Svezia, premiato con lo Swedish Book Seller Award2009 (lo stesso premio che fu di Stieg Larsson) e vincitore dello Swedish Audio Prize 2009 è il suo romanzo d’esordio da cui è stato tratto anche l’omonimo film diretto da Felix Herngren.
Altre opere di Jonas Jonasson:
L’analfabeta che sapeva contare Bompiani, 2013
L’assassino, il prete e il portiere Bompiani, 2015
M. Giovanna Massironi