In occasione della Festa Patronale del prossimo 1° maggio, la parrocchia di Bosco in collaborazione con l'Associazione Culturale "Amici del Piccio" ha deciso di esporre al pubblico, su un altare della Chiesa dell'Annunciazione di Bosco, il prezioso Piviale Visconteo che, fino al 2005 veniva appoggiato, sorretto da una corona dorata, sulla statua lignea della Madonna, nella settimana che precedeva la festa patronale e durante la processione della domenica. L'elegante simulacro della Madonna con Bambino percorre ancora oggi le vie del centro storico di Bosco, addobbate per l'occasione con ghirlande di fiori, rami freschi, tovaglie ricamate, ma non è più ricoperto dal maestoso piviale che, per le sue precarie condizioni di conservazione, rischierebbe di danneggiarsi ulteriormente.
Da un testo del 1939 di don Augusto Dell'Acqua, allora parroco di Bosco, risulta che il "Manto della Madonna" è un prezioso piviale settecentesco donato alla Chiesa di Bosco da una famiglia principesca viscontea. Non a caso il nome del paese fino alla fine del XVI secolo era "Bosco Visconti", come risulta da una lettera scritta da certo Girolamo Politi a Carlo Borromeo nel 1567 in cui diceva: "ci partiamo per la volta di Bosco Visconti, membro della chiesa parrocchiale di Montegrino".
La Parrocchia di Bosco si separerà da quella di Sant'Ambrogio in Montegrino alcuni anni più tardi, diventando autonoma nel 1589. Non possediamo altri documenti che precisano la data della donazione del piviale, di dimensioni ragguardevoli con i suoi 340 cm. di larghezza e 220 di altezza.
Il tessuto di raso color avorio è totalmente ricamato a
mano in seta colorata e fili d'oro, con ricchi motivi di fiori, animali (due uccellini appoggiati su rami e due farfalle blu-azzurre) e arabeschi. Non mancano cesti di frutta ricchi di sfumature da sembrare dipinti e un prezioso bordo in merletti d'oro che orna tutta l'ampiezza del manto. Da notare come tutti i ricami, partendo dal centro, siano perfettamente simmetrici, denotando una precisione e una bravura di esecuzione straordinarie.
Per comprenderne pienamente la bellezza occorre soffermarsi con attenzione, poiché tanti sono i particolari del ricamo, che solo una osservazione interessata riesce a cogliere. Un elemento che rende plausibile la tradizione del dono fatto da una principessa è la mancanza, nei ricami, di qualsiasi tematica religiosa. Si tratta quindi di un manto "laico", non espressamente confezionato per la statua della Madonna. Internamente, il piviale è foderato con seta color rosa antico, strappata in vari punti.
Questo gioiello necessita di un importante restauro che, per ora, la piccola comunità parrocchiale di bosco non è in grado di sostenere finanziariamente. L'esposizione, che si protarrà fino a domenica 8 maggio, ha il duplice scopo di mostrare la bellezza del manto e di sollecitare qualche benefattore a finanziarne il recupero.