Firenze – Un viaggio lungo cinquant’anni quello intrapreso da Giuseppe Paternò, iniziato con l’acquisto di un treno della Märklin al fine di dare vita ad un primo plastico ferroviario.
Dopo tanto viaggiare, l’idea ha assunto concretezza, in modo stabile, con il progetto museale dedicato all’immaginario del treno negli spazi dell’ex cinema Ariston a Firenze con il plastico ferroviario Giuseppe Paternò Castello San Giuliano a cura di Alberto Salvadori.
Il progetto, denominato “H Zero” tra i più grandi d’Europa, si snoda in uno spazio di 280 mq per un percorso immersivo che porta l’immaginario dei visitatori a perdersi in scenari montani e marittimi, in un alternarsi di luci e sonorità atte a definire il succedersi del giorno e della notte sino al cadenzato susseguirsi delle stagioni.
La sigla H ZERO impiegata nell’ambito del modellismo, sta ad indicare la scala 1/87 quale unità di misura idonea a connotare le proporzioni ottimali indispensabili a garantire una perfetta visione d’insieme.
Concepito su due piani, il progetto si snoda a partire dalla grande Hall che permette di accedere alla ex platea al fine di proseguire sino al primo piano dove una galleria finestrata, simile ad un vagone ferroviario, consente una ampia visione del plastico in modo da enfatizzare la resa scenica dell’intero impianto.
Anche in tale frangente l’alternarsi di suoni e luci tende a liberare l’immaginario dei visitatori facendo emergere in ognuno il desiderio di animare le più intime dialettiche interiori.
“H ZERO” – Firenze – Ex Cinema Ariston, Piazza degli Ottaviani 2. Orari: mercoledì – lunedì 11-19
Mauro Bianchini
*HZERO-foto Gianluca Moggi/New Press Photo