Foto di La ChapelleFoto di La Chapelle

La Chapelle si, ‘Vade retro' no350 fotografie dell'artista americano in mostra a Palazzo Reale. Grande successo di pubblico. Sarà per l'attualità dei temi e delle realtà affrontati? David La Chapelle, 44 anni, alle spalle collaborazioni con lo Studio54, la più importante discoteca di New York. Amico di Andy Wharol. Artefice di scatti pubblicati su riviste come ‘Paris Vogue', ‘New York Times' e ‘Vanity Fair'. La mostra, visitabile fino al 6 gennaio 2008, è la più ampia e completa fino ad ora a lui dedicata. L'esposizione milanese è strutturata in sezioni. I personaggi ripresi sono spesso attori, attrici e cantanti famosi. Da Angelina Jolie, a Leonardo Di Caprio, Eminem, Cameron Diaz e tanti altri. E' nella sezione ‘Star Sistem', che l'artista presenta ognuno di questi volti noti, descrivendoli cogliendo la natura narcisista, l'attitudine esibizionista di chi appartiene a questo mondo. I temi affrontati nella mostra sono quelli dei nostri giorni. ‘Distruzione e Disasters', è la sezione in cui si vedono scenari con paesaggi devastati da calamità naturali. Molti sono gli aspetti del genere umano del XXI secolo, presi in esame. ‘Plastic People', una rivisitazione divertente del culto per il corpo, portato troppo spesso all'esasperazione, che degenera in sindrome ossessiva. Altro esempio è la sezione denominata ‘Eccesso', dove l'artista mette in scena le manie, ossessioni, estremismi, dell'umanità di oggi. Le inclinazioni sessuali la fanno da padrona. E' qui che troviamo scatti davvero significativi. Niente è da scoprire. Tutto è chiaro, ben comprensibile e visibile. Emblematico dell'arte de La Chapelle è proprio il saper ritrarre la realtà con sottigliezza, ironia e lealtà. Anche l'arte diventa però ispiratrice per il fotografo. ‘Diluvio', un pannello lungo una parete. Indica la fine e il declino del consumismo. Tutti i personaggi sono nudi, alcuni di essi riprendono pose di figure classiche. Forti i colori e disperati i volti. Il senso di quest'opera, secondo l'artista è che la possibilità di una rinascita universale è da ricercare nei destini individuali. Un'altra parte della mostra omaggia la storia dell'arte: ‘Il sogno evoca il surrealismo'. E' qui riscontrabile l'aspetto che identifica un po' tutta la produzione del fotografo. Fantasia, paradossi poetici e realtà si fondono in un lavoro che non solo incuriosisce e diverte, ma fa riflettere. Guardando le foto dopo aver sorriso per i personaggi, per come si comportano e si vestono, viene da dire: è vero, è proprio così.


Andy WharolAndy Wharol

Wharol, Beuys e Amelio alla Mazzotta – Ha aperto i battenti giovedì 15 la mostra dedicata al lavoro del grande gallerista napoletano Luciano Amelio e ai suoi amici artisti. Uno scontro a colpi di opere d'arte tra Andy Wharol e Joseph Beuys. Tutto nasce dalla lungimiranza del gallerista, che nel 1980 inizia i rapporti con artisti di calibro internazionale. In mostra ben 92 opere di cui 30 di Wharol e 42 di Beuys. Molte le creazioni legate ad un evento che ha segnato la nostra terra. 23 novembre 1980 terremoto in Irpinia. Amelio chiede a noti artisti di dedicare un'opera a questo tragico episodio. Da qui nasce la serie di opere, di Wharol, dedicate al Vesuvio (1985). L'artista tornerà nella città partenopea 4 anni dopo il terremoto. Beuys invece, risponde all'appello di Amelio con un'installazione, solitamente conservata alla Reggia di Caserta, dal titolo ‘Terremoto in palazzo' (1981). Dalla distruzione, dalla desolazione del disastro che cancellò migliaia di vite, Beuys salvò alcuni vecchi tavoli da lavoro. In mostra anche opere di Rauchemberg e altri protagonisti dell'arte del nostro secolo. Numerosi i ritratti fatti ad Amelio e oggetti a lui donati dai grandi amici creativi. Un percorso tra le opere che richiama alla mente determinati momenti della storia. Una viaggio questo vissuto attraverso gli occhi degli artisti che, grazie ad un amante dell'arte qual era Luciano Amelio, hanno dato un apporto significativo alla nostra realtà creativa, con l'intanto di trasformare l'energia distruttrice del sisma in gesto artistico.

S.Anguissola, 'Partita a Scacchi', 1555S.Anguissola, 'Partita a Scacchi', 1555

Donne più artisti degli uomini – Tutto cambia nel 1946, quando anche le donne ottengono il diritto di voto. Il gentil sesso è al pari dello status maschile. E' da ricercare in questo momento storico, la motivazione del periodo considerato per la mostra dedicata all'arte femminile, attesa a Palazzo Reale dal 5 dicembre 2007 al 9 marzo 2008. ‘L'Arte delle donne dal Rinascimento al surrealismo'. In mostra ci saranno oltre 200 opere realizzate da 110 artiste. La forza di queste donne, prime fra tutte Sofonisba Anguissola, Lavinia Fontana e Artemisia Gentileschi. Questi nomi protagonisti del XVI secolo, hanno dovuto superare molte difficoltà. Emarginazione, sottomissione, il passare inosservate. Una mostra questa, che vede un comitato scientifico a livelli mondiali. Vittorio Sgarbi ha affermato: "E' una di quelle mostre che avrei voluto realizzare, invece l'ho pensata. E' una mostra ambiziosa e molto ricca. Il primo intento di questa manifestazione è quello di portare a Milano grandi nomi dell'arte, per troppo tempo rimaste nell'ombra. Non solo nomi noti del panorama artistico messi in mostra, ma personaggi non previsti, remoti, curiosi. Non il metodo Goldin per intenderci", continua l'Assessore alla cultura del Comune di Milano.

'Vesuvio', Wharol, 1985'Vesuvio', Wharol, 1985

Le donne che aiutano le donne – Nell'Anno Europeo delle Pari Opportunità, l'arte risponde con un evento di tale calibro. Un altro è l'aspetto importante della manifestazione: Artematica dedicherà il 5% degli incassi della mostra alla Fondazione Umberto Veronesi e ABO PROJECT, per finanziare il progetto di ricerca ‘Radioterapia Intraoperatoria e Radioterapia Fast', un nuovo schema terapeutico nel trattamento del carcinoma della mammella, coordinato e diretto dall'Istituto Europeo di Oncologia (IEO). Inoltre ‘Stefanel' donerà al progetto 1 euro su ogni acquisto effettuato in tutti i negozi in Italia aderenti all'iniziativa, per tutto il mese di dicembre.

 

David Le Chapelle'
Fino al 6 gennaio 2008
Palazzo Reale
Piazza Duomo, 12, Milano
Orari: lun.14.30/19.30; mart. merc. ven. sab. dom. 9.30/19.30. Giov. 9.30/22.30.
www.comune.milano.it/Palazzo_Reale
www.davidlachapelle.it

Wharol-Beuys. Omaggio a Luciano Amelio'
Fino al 30 marzo 2008
Fondazione Mazzotta
Foro Bonaparte, 50
Milano
Orari: tutti i giorni dalle 10 alle 19.30. Martedì e Giovedì fino alle 22.30. Chiuso Lunedì.
Per prenotazioni 02-54913
www.mazzotta.it
02-878197-380

L'Arte delle donne dai Rinascimento al surrealismo'
5 dicembre 2007-9 marzo 2008
Palazzo Reale
Piazza Duomo, 12, Milano
Orari: lun.14.30/19.30; mart. merc. ven. sab. dom. 9.30/19.30. Giov. 9.30/22.30.
www.comune.milano.it
ufficiostampa@artematica.tv
0422-410886