Una mostra “familiare”, a Sesto Calende

Pinuccia Paracchini (vive e lavora a Castelletto Ticino), ha collaborato per anni con Maria Mulas ed è stata l'autrice di uno storico manifesto per la ricorrenza dell'8 marzo dedicato ai libri scritti dalle donne, oltre ad avere al suo attivo campagne pubblicitarie di importanti marchi.
Inoltre è indispensabile punto di riferimento, in camera oscura, per chi lavora con pellicola.

Le foto di Pinuccia Paracchini scandiscono tre momenti di vita femminile: l'adolescenza, la giovinezza, l'età avanzata, tutti contraddistinti da un elevato senso estetico unito ad una acuta introspezione psicologica.

Nel primo caso, la serenità degli sguardi rivolti all'obiettivo, crea un dialogo diretto tra chi ritrae e chi è ritratto, mentre a rivelare la vivacità dell'età concorre la fluidità dei lunghi capelli.

Di nuovo, nella giovinezza, è l'armonia del movimento dettato dalla fluttuante mobilità dei capelli, a scandire il ritmo esistenziale, suffragato a tratti dalla presenza di pioggia e vento.

La sagoma di un volto in controluce colto di profilo che si staglia sui frastagliati ricami di una tendina posta su una finestra, detta i ritmi della terza età.

Alessio Tamborini (1984, frequenta l'ultimo anno della scuola Bauer di Milano), ponendo in stretto rapporto volti di manichini e radiografie di teschi, offre una visione tra ciò che appare in superficie e ciò che a volte nascondono le estreme profondità
Il loro essere determina una disappartenenza dell'uno nei confronti dell'altro.

Privo di struttura interna, il manichino trasmette inespressività standardizzata, mentre la radiografia rivela il disegno interno, invisibile ad occhio nudo, di un essere vivente.

A volte ciò che appare è definitivo, altresì per scoprire strutture interne è necessario l'uso sapiente degli strumenti necessari per vedere oltre.
Ora sarebbe interessante verificare se e quali connessioni legano i lavori di madre e figlio.

Li accomuna l'avere come base l'aspetto estetico, utile in entrambe i casi ad arrivare ad esprimere le distinte e specifiche simbologie esistenziali.