Ercolano e Pompei, due tra i più importanti siti archeologici del mondo, raccontanti attraverso una grande mostra allestita al Max Museo di Chiasso.
Tre secoli di studi e scoperte, realizzati dal ‘700 ai primi del ‘900, hanno portato alla luce documenti e testimonianze che l’esposizione presenta al pubblico attraverso scritti, disegni e oggetti, alcuni dei quali mostrati per la prima volta. 

L’improvvisa eruzione del Vesuvio, nel 79 d.C., interruppe la vita degli abitanti di Ercolano e Pompei, colpite da uno spietato destino. Una pioggia di lava fermò  il tempo in quelle terribili giornate di agosto, cristallizzando la loro storia per secoli. Per quanto distrutte, entrambe le cittadine hanno  comunque conservato tracce  di una quotidianità che, a quanti iniziarono a scoprirle, svelarono manufatti e forme urbane davvero sorprendenti e affascinanti come testimonia questa mostra.

Il percorso espositivo si snoda tra lettere, primi documenti, poi taccuini acquerellati,  incisioni e matrici in rame, litografie, gouache,  disegni e rilievi fino ai primi scatti fotografici e alle cartoline. 300 le opere esposte, provenienti da più di 20 istituzioni di 4 paesi (Svizzera, Italia, Francia e Stati Uniti) tra cui diversi inediti,  come l’anello di Re Carlo di Borbone e il “Corpus” riunito per la prima volta di tre piante delle città dell’ingegnere svizzero Karl Jakob Weber. Accanto, anche 23 preziosi reperti archeologici testimonianze che lasciano i depositi del Museo Archeologico Nazionale di Napoli (dove sono conservate) per essere ammirati dal pubblico.

Un’esposizione dunque che apre un mondo affascinante dove storia, scienza e arte si fondono svelando  e rivelando.

Carlo di Borbone  nel 1738, concesse l’autorizzazione per procedere ad una campagna di scavi nella zona vesuviana, a seguito del ritrovamento di alcuni manufatti di epoca romana. Questo portò al rinvenimento dell’antica Ercolano e, solo dieci anni più tardi, nel 1748, iniziarono i primi scavi nell’area pompeiana

Questi tesori di valore inestimabile, sigillano la vita quotidiana di gente colpita da un improvviso e spietato destino che la storia e gli studi ci insegnano.
Ercolano e Pompei  fin dai primi ritrovamenti  hanno suscitato curiosità e fascino e tuttora, quello sguardo al passato, continua a ispirare arte, architettura e moda.

Accompagna la mostra , una serie di eventi collaterali: visite guidate, appuntamenti a teatro e laboratori didattici. Ed ancora un catalogo raccoglie la documentazione e la riproduzione delle opere esposte.

Ercolano e Pompei: visioni di una scoperta“,  è visitabile  sino al 6 maggio, da martedì a domenica dalle 10 alle 12 e dalle 14 alle 18.

E.Farioli