La giusta frequenza – “C’era una volta” la manopola manuale, il gracchiare dell’apparecchio – alla ricerca della giusta frequenza. “C’era una volta” l’antenna allungabile, spostata con maestria a destra e a sinistra, cercando la collocazione perfetta. “C’era una volta” la radio al centro del salotto. Nelle case, un vero e proprio punto di riferimento per ascoltare musica – programmi di informazione e, purtroppo, bollettini di guerra. C’è oggi l’apparecchio impercettibile, quello installato nei cellulari e nei piccoli PC palmari. C’è oggi la tecnologia digitale che – in silenzio, senza frastornanti suoni – trova il giusto canale e permette di ascoltarlo con comodi auricolari, disegnati per adattarsi perfettamente alle orecchie. C’è oggi la possibilità di sintonizzarsi su stazioni straniere, scegliendo tra una miriade di possibilità, tipologie di canzoni e di programmi. Infine, ci sono oggi i siti on-line. Quelli sempre reperibili, attraverso la rete Internet. Quelli che stravolgono l’anima della radio originale, andando oltre al concetto di “sentire” e che accompagnano alla scoperta visiva degli studio. Permettendo di dare agli speaker un volto ma – a nostro parere – che fanno perdere la magia dell’immaginazione. La nostra storia. A proporla è il Comune di Tradate in collaborazione con il giornalista e attore Mario Chiodetti nello spettacolo “Abbassa la tua radio per favore..” che, giovedì prossimo alle 21, andrà in scena alla Biblioteca Frera della Città. Un vero e proprio viaggio alla scoperta del mondo delle comunicazioni di ieri, un percorso intrigante per riscoprire vecchie pubblicità ormai dimenticate – divi delle orchestre di un tempo – l’affascinante mistero dei radiodrammi, seguitissimi dalle famiglie italiane degli anni trenta e quaranta. Uno spettacolo dove il racconto promette di fondersi alla musica per riproporre suoni e brani originali di epoche lontane. Ad affiancare Chiodetti, narratore, Rosa sarti, voce recitante della serata.
Il programma – Tanti i momenti che si susseguiranno nella location tradatese. Ecco tutti i dettagli: * L’uccellino della radio (Filippini-Nizza-Morbelli) Silvana Fioresi e orch. Barzizza * La nascita della radio (Uri, Eiar) e forme dell’apparecchio * Il Manifesto della Radio di Enzo Ferrieri (“Le voci della radio”) * Chi era Ferrieri (Il Convegno) * Il Manifesto della Radio (“La musica della radio”) * Il Manifesto di Marinetti, le incisioni marinettiane * Il Manifesto della Radia di Marinetti * Vittorio Belleli il primo cantante alla radio, il megafono, la sala Gay a Torino * Disco pubblicitario della Voce del Padrone * La radio come strumento di consenso del regime, radio Balilla, radio rurale * Canzoni sulle nascite * L’ora del Campari (Dufas – Max Blot) Orch. Ferruzzi, Crivel
Intervallo
* Radio polo nord (Crivel) Crivel e compagnia * La radio come fenomeno di massa, la radio mania, i programmi didattici * Radio scuola (Nelli – Mangini) Nino Taranto * La musica della radio, le orchestre e i cantanti, Il Canzoniere della Radio * La posta di Zio Radio * Silenzioso slow (D’Anzi – Bracchi) Michele Montanari, orch. Barzizza * I divi: D’Anzi e Bracchi, Rabagliati, Trio Lescano, Bonino, Fioresi * “Il Raba” * Quando la radio (Prato-Morbelli) Alberto Rabagliati, orch. Barzizza * Aneddoti di Lucio Ridenti * Tu-li-tulip-time (Grever – Lawrence) The Andrews sisters * La rivista radiofonica di Nizza e Morbelli, “I quattro moschettieri”, i radiodrammi * I quattro moschettieri in Russia (Nizza – Morbelli) gli autori * Radiodramma “La rivelazione”, (Tristan Bernard) * Stormy weather (Ted Koehler – Harold Arlen)
Un excursus nella storia della radiofonia in Italia. Un viaggio affascinante che prende forma e voce grazie alla bravura di numerosi artisti, sul palcoscenico giovedì sera alla biblioteca Frera di Tradate.