La giostra della vita – Una sala d’attesa spoglia e asettica, due sconosciuti vestiti unicamente da camici bianchi si incontrano. Entrambi sono preoccupati e nervosi: stanno per ricevere la notizia più importante della loro vita.. o meglio, della loro nuova vita. Tra pochi istanti, sapranno in che cosa si rincarneranno. Uomo o animale? Li aspetterà un’esistenza tranquilla o avventurosa? A rispondere ai loro quesiti una busta che, calata dall’alto, si ferma a pochi passi dai destinatari per informarli sul loro destino. E mentre confrontano l’uno con l’altro la propria sorte, scoprono di essersi già incontrati – nella vita precedente – e di non essersi tanto piaciuti..
Sin dal primo sketch si percepisce bene il filo conduttore di “Aria Precaria”, il nuovo spettacolo di Ale e Franz presentato martedì al Teatro Smeraldo di Milano: la vita, con il suo correre e scorrere, il suo intrecciarsi e districarsi tra altre centinaia di vite, il suo emozionare ed emozionarsi.
La giostra dell’esistenza umana, con il susseguirsi veloce delle sue tappe, viene portata in scena con maestria e, come ogni giostra che si rispetti, sa divertire e affascinare. Scorci di città ruotano attorno ai destini di due uomini che si trasformano per raccontare, a gesti e parole, sensazioni e stati d’animo di ognuno di noi. Una panchina in un giardino pubblico, una corsia d’ospedale, la poltrona di casa e la sede di un call-center: situazioni paradossali – estremizzate con battute esilaranti – e una complicità palpabile che lega i due comici, amici prima ancora che colleghi.
Non manca nulla sulla giostra di Ale e Franz: dal limbo al funerale, dal parto al suicidio. Sono tutti gli aspetti della vita, quelli più allegri e quelli più disperati, a volteggiare rapidamente sul palcoscenico. A tenere il ritmo, il modificarsi costante della scenografia: una luce soffusa che varia nella tonalità e il susseguirsi di oggetti semplici, che fanno da contorno al racconto.
La giostra, si sa, finisce il suo giro da dove è partita: anche quella di “Aria Precaria” si ferma al punto di inizio. Dal firmamento incomincia il suo giro panoramico e – dopo aver percorso con ironia le tappe di crescita dei suoi protagonisti – torna alla nascita. Ale e Franz si ritrovano neonati e – vicini di lettino in ospedale – iniziano a battibeccare, regalando al pubblico l’ennesima risata.
Uno spettacolo intenso e divertente che sa fondere immaginazione e concretezza e che permette di sorridere sulla vita, sulla sua frenesia che – a volte – ci rende tutti un po’ pazzi.
La coppia che non scoppia – Alessandro Besentini e Francesco Villa – in arte Ale e Franz – sono una coppia collaudata. A dieci anni dal debutto, il loro successo viene costantemente testimoniato dagli applausi del pubblico. Dopo aver spopolato in tv, prima nella cornice carnevalesca di Zelig e poi con il successo di “Buona la Prima”, hanno fatto il loro ingresso nel mondo del cinema prestando le loro simpatiche voci ai personaggi del cartone animato Madagascar. Ora è la volta di “Aria Precaria”, in scena al Teatro Smeraldo di Milano fino a domenica 25.
Per conoscere i dettagli dello spettacolo visitate il sito Internet www.smeraldo.it .
Non c’è niente di più salutare di una serata all’insegna della comicità. A dimostrarlo Ale e Franz che, martedì sera, hanno debuttato al Teatro Smeraldo di Milano con il loro nuovo spettacolo.